OMICIDIO BONDANESE: FISSATA L’UDIENZA PRELIMINARE PER I 5 MINORENNI

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Romeo Bondanese

Omicidio Bondanese: è stata fissata l’udienza preliminare per i 5 imputati minorenni coinvolti nel delitto del 17enne formiano

Il Tribunale per i Minorenni di Roma, su richiesta del pubblico ministero Maria Perna, ha disposto l’udienza preliminare per i 5 minorenni che compariranno davanti al Giudice per l’udienza preliminare Efisia Gaviano il 18 maggio 2022.

A novembre scorso, il pubblico ministero della Procura per i minorenni di Roma Maria Perna aveva notificato gli avvisi di garanzia nei confronti dei 5 indagati minorenni coinvolti nell’aggressione che portò alla morte di Romeo Bondanese vicino al Mc Donald’s di via Vitruvio a Formia.

Uno degli accusati, il 17enne originario di Casapulla (Caserta), Camillo B., è accusato di omicidio. Gli altri quattro, destinatari dell’avviso di conclusione indagini, dovranno rispondere per la rissa che si scatenò in quel maledetto Martedì Grasso del 2021.

Ad assistere gli accusati un nutrito collegio difensivo composto dagli avvocati Luigi Tecchia, Giuseppe Biondi, Gianluca Giordano, Vincenzo Macari, Carmela Ferraro e Massimo Grillo.

Secondo la Procura di Cassino, il 17enne di Casapulla avrebbe ucciso Romeo con un coltello che gli recise l’arteria femorale. Il minorenne, però, dovrà rispondere anche della detenzione dell’arma e del tentato omicidio del cugino della vittima, indagato, a sua volta, e destinatario dell’avviso di garanzia per il reato di rissa.

Gli altri tre minorenni accusati del medesimo reato di rissa sono originari tutti della provincia di Caserta: Portico di Caserta, Recale e sempre Casapulla. Si tratta di G. M., 17 anni, N.P, 17enne e N.C., diventato maggiorenne a settembre scorso.

Secondo gli investigatori e la ricostruzione della Procura, per una banale lite le due comitive di ragazzi, che comprendevano rispettivamente Romeo Bondanese e il 17enne di Casapulla, iniziarono a litigare per futili motivi (un nome pronunciato a sproposito). A venire alle mani sarebbero stati i due ragazzi, ai quali poi si aggiunsero i rispettivi amici (il gruppo casertano e il cugino di Romeo). È a quel punto che spuntò fuori il coltello svizzero risultato fatale per Romeo e che quasi uccise il cugino Osvaldo.

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