OLI ESAUSTI PER IL BIODIESEL AD APRILIA, L’AZIENDA HA RAGIONE: ANNULLATA SANZIONE DEL COMUNE CHE VIENE CONDANNATO

Dp Lubrificanti
Dp Lubrificanti

Aprilia, il Tribunale di Latina ha accolto il ricorso della Dp Lubrificanti contro la sanzione comminata dal Comune

Ha avuto ragione la ditta che ha sede operativa in Via della Meccanica si occupa di recuperare oli grassi e vegetali esausti per la produzione di biodiesel e altri derivati.

L’area, come noto, è quella industriale dove, spesso, ci sono state proteste per miasmi di ogni genere, soprattutto in via della Meccanica e in particolare all’altezza dell’azienda Tecnomaco e dell’azienda dei Fratelli Marcellini, persino con la presenza, in passato, di piogge acide e giallastre. Così come denunciava, nel 2019, l’associazione di categoria “Impresa” la quale si univa al grido di protesta del Consorzio industriale di Aprilia.

Ora, un nuovo capitolo che riguarda l’azienda e il Comune di Aprilia. La società DP Lubrificanti S.p.A., infatti, ha proposto ricorso dinanzi al Tribunale di Latina contro il Comune di Aprilia, in opposizione all’ordinanza ingiunzione n. 130 del 24 giugno 2021, emessa dal Dirigente del Settore Ambiente ed Ecologia dell’ente comunale apriliano. Si trattava di una ingiunzione di pagamento per una multa da 15mila euro.

Il procedimento proposta dall’azineda, è stato definito con il deposito della sentenza da parte del giudice del Tribunale di Latina, Laura Gigante, che ha accolto il ricorso promosso dalla DP Lubrificanti S.p.A. e ha condannato Il Comune di Aprilia al pagamento delle spese di giudizio in favore della ricorrente per un totale di 2.540 euro oltreché spese esenti ed accessori di legge.

In tutto il Comune di Aprilia, come si evince da una determina firmata dall’avvocato del Comune, Massimo Sesselego, dovrà quindi pagare la somma di 3.970 euro.

Il Tribunale di Latina ha ritenuto illegittima la sanzione perché il Comune di Aprilia non ha prodotto il provvedimento con cui la Provincia di Latina autorizzava l’impianto nel 2010. Autorizzazione, peraltro, che fu prorogata nel 2020 dallo stesso ente di Via Costa. In assenza di un documento che determini le prescrizioni all’impianto imposte dalla Provincia – questo è il ragionamento del Tribunale di Latina – non è possibile determinare la condotta violativa e di conseguenza irrogando una sanzione.

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