NUOVA BIBLIOTECA COMUNALE A SAN FELICE, PC: “MA LA VECCHIA STRUTTURA E IN STATO DI ABBANDONO”

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In progetto la realizzazione della nuova biblioteca comunale a San Felice Circeo, il Partito Comunista: “Guadagno per i privati, mentre la vecchia biblioteca versa in uno stato di degrado e abbandono”

Il comune di San Felice Circeo ha intenzione di realizzare una biblioteca civica e un centro studi e documentazione della “cultura del mare”. Secondo il progetto esecutivo, lo spazio dovrebbe anche ospitare gli eventi estivi Mare di Circe rivolti allo scarso pubblico raffinato che piace molto ai politicanti, la collezione dei Libri Unici a cura di Vittoria Zalieri Dal Verme, il salotto Elsa de Giorgi e una mostra di conchiglie “rare”. Ma non è tutto, sono in progetto una caffetteria, una libreria, e una biblioteca itinerante: “il Modulo vita biblioteche”. Sembra che le attività saranno gestite dalla rete d’imprese “Mito di Circe” ma è difficile trovare riferimenti concreti. 

L’amministrazione proclama che una biblioteca tradizionale potrebbe non funzionare, ma la verità è che la biblioteca comunale “Marcello Insogna” versa in totale stato di abbandono da anni, non sono mai state avviate iniziative e/o campagne per riaprirla e promuoverla. Ora ci ritroviamo con un progetto discutibile, in mano ad imprese private, che ci propone delle istallazioni per una biblioteca intinerante diffusa sul territorio: pensiamo alle installazioni itineranti del domani, quando oggi il paese è privo della biblioteca.

È inaccettabile che un’istituzione culturale che dovrebbe soddisfare i bisogni dei cittadini gratuitamente, venga utilizzata per procurare guadagni alle imprese private. La cultura non può essere promossa solo nel momento in cui porta profitto ad un pugno di privati. È in corso un vero e proprio atto di boicottaggio nei confronti della scuola, della biblioteca e della cultura. I riflettori sono puntati sui vacanzieri importanti, attrarre le grandi personalità dell’alta finanza, della grande industria con progetti contestabili. La cultura non è in vendita

Prima che venga realizzata la nuova biblioteca, la vecchia continuerà a restare chiusa? E perché invece dei salotti culturali per i turisti ricchi non si usano gli edifici scolastici per ospitare le tante realtà culturali e artisti sanfeliciani che non hanno un spazio per praticare e condividere il loro lavoro? Forse questo non dà profitto ai privati. Il valore che viene dato alla cultura e i veri interessi dell’amministrazione comunale si vedono anche dalla crescita culturale che riesce a creare e non si può fare cultura chiudendo le scuole e le biblioteche.

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