“NORMANNO. ESTRO SPAVALDO E URTANTE”, ECCO GLI ULTIMI APPUNTAMENTI CON LA MOSTRA

Si avvia alla conclusione la mostra “Normanno. Estro spavaldo e urtante”, dedicata alla figura e all’opera di Luigi Romano, in arte Normanno, allestita nella Casa di Quartiere Ex-T di Latina, viale XVIII dicembre 124. Sarà un doppio appuntamento, nel fine settimana, a chiudere l’articolato progetto artistico curato da Maurizio Carraro, Adriana De Santis, Emiliano Gasbarrone, Marco Lungo, Gianluca Palmieri e Angelo Tozzi.

Sabato 27 maggio, alle ore 18, si terrà la proiezione del docufilm “Normanno. 1 – verso poliedrico” del regista documentarista Enrico de Divitiis, con la direzione artistica di Maurizio Carraro per Medea Film Production. Il documentario tenta di portare alla luce alcuni aspetti della complessa figura di Luigi Romano uomo e, conseguentemente, dell’artista poliedrico e spigoloso, Normanno. «Il professor Luigi Romano, filosofo, figura di elevatissima cultura e di straordinaria produzione artistica esplora in maniera profonda, con assoluta libertà, originalità e schiettezza, vari campi delle arti. – spiegano gli autori del docufilm – Affronta e “vive” la pittura, la letteratura, la scultura, la poesia, la prosa, il teatro, il tutto guidato dai ritmi e dalle onde del suo primo grande amore: la musica. Figura “spavalda e urtante” in apparenza, risulterà attraverso i racconti delle persone che lo hanno incontrato e frequentato, un uomo enormemente curioso, moderno, con un fortissimo rispetto delle persone, delle loro idee e allo stesso identico modo della natura e degli esseri animali. Il fine principale del documentario è quello di far conoscere un artista e un uomo fuori dal comune, di straordinaria levatura che in tutta la sua vita e nella sua arte rifiuta convenzioni, omologazioni e recinti, difendendo con fierezza il concetto di libertà in modo autentico e profondo».

Il documentario è realizzato con le testimonianze dirette e indirette di Adriana de Santis, Angelo Tozzi, Emiliano Gasbarrone, Rino Lazzaro Caputo, Marco Lungo, Gianluca Palmieri, Bruno Cifra, Anna Eugenia Morini, Francesca Piovan, la moglie dell’artista Maria Cherchi e la figlia Ilaria Romano

Domenica 28 maggio, giorno del finissage che coincide con la data del compleanno dell’artista che quest’anno avrebbe compiuto 94 anni, vedrà l’attore e registaMarco Lungo, co-gestore della Casa di Quartiere Ex-T, interpretare un suo riadattamento di “Qualcosa che a noi era sempre sfuggito”, Monologo di Jacopo Della Quercia dinanzi al monumento di Ilaria Del Carretto, scritto da Normanno nel 1996 e risalente ad una traccia del 1974. Appuntamento alle ore 18. 

Seguirà un excursus sulla produzione letteraria dell’artista a cura del poeta Plinio Perilli, “Dal baratro esistenziale all’abisso digitale”. «Negletto pressoché per tutta la sua vita, Luigi Romano (“Normanno”) ha perfettamente registrato come “antropologo in versi” il suicidio finto-progressista, la Nullificazione oggi in auge. – scrive Plinio Perilli – Che ci si esalti poi a chiamare questa deriva il “Metaverso”, è poco più che risibile. Normanno profetò tutto questo già a cavallo degli anni ’90, ed oltre. Riportiamo appena pochi versi contenuti nella postfazione a “Due poemetti”: “Distrutte le spontanee fonazioni / connesse agli elementari bisogni ed estri, / la naturale bellezza appare inutile; / così le cartesiane finezze quando / le privi dei loro oggetti proporzionali”… ».

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