Discarica di Borgo Montello: Ecoambiente ricorre al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che sbarrava la strada al nuovo abbancamento di rifiuti
In quella sede, il 17 febbraio 2021, la Direzione “Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti”, con un provvedimento firmato dall’allora Direttore Flaminia Tosini, determinava di concludere negativamente il procedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale proposto da Ecoambiente S.r.l. In altre parole, fu un no netto alla Modifica sostanziale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’abbancamento di ulteriori volumetrie all’interno dell’invaso autorizzato con determinazioni datate 2009 e 2015: ossia il lotto B che affaccia su Via Monfalcone. Non concesso, quindi, il via libera a 38mila metri cubi di rifiuti prospettati dalla srl.
Il Tar, però, diede torto alla società, sotto il controllo del gruppo Cerroni, poiché considerò non superabile il problema sanitario che ancora permane a Borgo Montello dove la discarica, in ragione delle analisi Arpa datate maggio 2020, contiene in sé materiali quali, ad esempio, il cromo esavalente su cui occorre procedere a nuove analisi.
Pur riconoscendo a Ecoambiente la volontà di bonifica del sito, il Tar stabilì che la presenza di tali sostanze molto pericolose non ha potuto far concludere le attività di cui necessita l’invaso (dove la società avrebbe voluto abbancare), ossia la bonifica.
Ora, Ecoambiente ricorre al Consiglio di Stato contro la Regione Lazio, il Comune di Latina e la Provincia di Latina per la riforma della sentenza del TAR datata 15 novembre 2011, nonché per l’annullamento della Determinazione della Regione Lazio del 17 febbraio 2021 e di tutti i verbali, delle note e dei pareri degli enti, tra cui Arpa Lazio, che non approvavano il progetto della società in uno degli invasi della discarica di Borgo Montello.