Cinema Multisala del Mare: chiesta dalla consigliera d’opposizione Imma Arnone una commissione Trasparenza al Comune di Formia
“Ho fatto richiesta di Convocazione della Commissione Trasparenza al fine di chiarire con gli Uffici competenti, unici interlocutori per ciò che concerne la legittimità delle attività svolte sul nostro territorio, a cui fa riferimento un Consigliere Comunale. Credo che la questione del Cinema Multisala del Mare deve essere chiarita, nella legittimità del suo iter amministrativo, anche a tutela degli altri imprenditori, e per ciò che rappresenta in termini di presidio culturale nella nostra città e per il quale scopo si è potuto accedere a benefit istituzionali”. A dichiararlo, in un post pubblicato su Facebook, la consigliera comunale d’opposizione Imma Arnone (Guardare Oltre).
La questione del multisala venduto all’asta per 1,3 milioni di euro ad aprile del 2022 prende sempre più piede a Formia. Come noto, l’acquirente che ha presentato l’offerta vincente è stata la Roby Tour srl di Formia, un’azienda multiservizi, da 80 dipendenti e un fatturato milionario, con sede sull’Appia a Gianola, che si occupa di turismo, incoming e vendita sul mercato nazionale. La proprietà è di Roberto Sorrenti, figlio di un ex consigliere comunale Udc e dirigente sanitario.
La base di acquisto era di 5 milioni, 620mila e 235,51 euro. L’asta è stata originata da un debito con un istituto bancario relativo ad un mutuo avverso il quale pendeva parallelo giudizio di accertamento di anatocismo, interessi e usura presso il Tribunale di Cassino, nonché una procedura di arbitrato Consob a Roma per Derivati/Swap spazzatura che l’Istituto di Credito ha collegato al Mutuo che ha generato il debito succitato.
Sorrenti, che successivamente, circa un anno dopo, ad aprile 2023, ha acquistato sempre all’asta l’hotel Bajamar di Formia per 2,8 milioni di euro, e, infine, a luglio 2023, si è aggiudicato con al Roby Tour srl la gestione dei siti archeologici nella città del sud pontino, è finito nel gorgo della critica politica poiché sponsorizzato direttamente dal medesimo Comune di Formia sulla pagina facebook istituzionale. In quel contesto, come rilevato dall’altra consigliera di opposizione, Paola Villa (Un’Altra Città e M5S), veniva pubblicizzato un B&B all’interno di un cinema.
Ieri, 16 ottobre, su una web tv locale, Sorrenti ha smentito qualsiasi tipo di trasformazione del multisala di Formia, minacciando querele a destra e manca, e menzionando in primis Paola Villa e anche Imma Arnone. Dichiarazioni di Sorrenti che hanno trovato l’appoggio del Presidente del Consiglio Comunale, Pasquale Cardillo Cupo (Fratelli d’Italia), che ha condiviso il video-intervista di Sorrenti scrivendo che “la signora delle calunnie colpisce”. Il rimando a Paola Villa era voluto.
“Tante minacce e cadute di stile a poco servono da parte del proprietario, e non solo, – dichiara Arnone – che quando ha comprato sapeva di che cosa si trattasse e spero che non l’abbia fatto a solo scopo della propria “sostenibilità “ imprenditoriale, ma, come dice lui di amare Formia, anche a sostegno di un bene importante per tutta la nostra comunità . Un imprenditore che fattura 40.000.000 di euro l’anno, come ha dichiarato, forse può pensare di avere una parte del suo patrimonio dove guadagna meno, ma che da più lustro a quella città che dice di voler “valorizzare”.
Al di là delle dichiarazioni, la stessa Arnone ha presentato una commissione Trasparenza per chiarire il futuro del Multisala del Mare.
Quattro i punti sollevati da Arnone: chiarimenti circa il ritardo da parte degli uffici ad effettuare un sopralluogo a seguito di un esposto arrivato il 31 luglio 2023 e rispetto alla richiesta di accesso agli atti effettuata il 5 ottobre 2023 e nuovo sollecito di controllo; chiarimenti circa l’attività di un B&B effettuata in un immobile con destinazione urbanistica: camerini, casa del custode. Questa situazione inoltre crea seri problemi di promiscuità con l’ingresso al cinema, dove entrano ed escono bambini o anziani e non ci sono confini da rispettare per le macchine dei clienti della struttura; chiarimenti riguardo al parcheggio, anch’esso vincolato e ceduto dal Consorzio Industriale a servizio dell’Ufficio delle Entrate e del Cinema messo a disposizione per le esigenze del città; chiusura di ulteriori due sale cinematografiche e smantellamento di altre due con I’intento di renderle disponibili ad un’attività imprenditoriale “sostenibile”, come ha dichiarato lo stesso proprietario, su un bene che ha un vincolo specifico.