MULTATI I “TURISTI ZOZZONI” DEI RIFIUTI: CONTROLLI IN TUTTI I BORGHI DI LATINA

Abbandono di rifiuti, l’attività di controllo della Stazione carabinieri forestale di Latina: multate diverse persone

Nelle ultime settimane sono stati intensificati, ad opera della Stazione carabinieri forestale di Latina, i controlli su un fenomeno purtroppo piuttosto diffuso a Latina e in particolare nelle frazioni e borghi vicini: l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti, da parte di privati cittadini, in siti non dedicati alla raccolta differenziata, ma presso bordi strada, banchine, o altri luoghi pubblici, che diventano, di fatto, delle discariche a cielo aperto.

Nell’ultimo periodo sono state elevate sanzioni per 3.600 euro per il mancato rispetto posto dalla normativa ambientale nazionale (il Testo Unico n. 152/2006) a carico di 6 soggetti, mentre altri 8 sono stati sanzionati per violazione al Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Latina, per un importo complessivo pari a 2.200 euro.

I rifiuti sono stati rinvenuti nei più disparati luoghi, in diverse occasioni anche vicini a corsi d’acqua (in alcuni casi lungo il fiume Astura, a Borgo Sabotino) o anche in strade interpoderali di Borghi limitrofi come Borgo Montello, Borgo Santa Maria o Borgo Bainsizza, malamente occultati tra le sterpaglie.

I rifiuti rinvenuti appartengono a diverse tipologie merceologiche, sono costituiti da voluminosi sacchi di plastica contenenti a loro volta i più diversi materiali di rifiuti indifferenziati, in casi peggiori vi sono proprio parti ingombranti di materiale in PVC, in legno o in vetro fino a casi ancora più eclatanti in cui si sono ritrovati pezzi di autoveicoli paraurti con targhe annesse.

Tutti questi rifiuti per essere smaltiti in modo corretto devono necessariamente portati presso le apposite isole ecologiche presenti nel comune di Latina altrimenti si incorre, come in questi casi, in sanzioni amministrative che possono arrivare anche a 3000 euro per singolo abbandono, fermo restando che, se la stessa condotta viene attuata da chi è titolare di ditta, azienda o società, si incorre in sanzioni penali con arresto fino a due anni e ammenda fino a ventiseimila, nei casi più gravi.

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