Monoclonali, a Latina è atteso per la mattina di domani 9 febbraio il vice Ministro della Salute Pierpaolo Sileri
L’arrivo delle prime forniture di monoclonali in Italia potrebbe ormai essere solo questione di giorni. A scriverlo in una nota la Cisl di Latina.
Lo scorso 3 febbraio è stato finalmente dato il via libera dall’Aifa (Agenzia italiana del Farmaco) all’utilizzo degli anticorpi monoclonali nel nostro Paese. Domani mattina il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri farà visita alla sede della Bsp Pharmaceuticals, azienda pontina leader nella produzione degli anticorpi monoclonali per conto di una delle società cardine statunitensi. Tale incontro sarà utile per rendere noti i dettagli sui contratti riguardo l’utilizzo degli anticorpi monoclonali in Italia.
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Mentre veniva utilizzato già da diverso tempo in America, Inghilterra, Ungheria, Francia, Israele e Germania, per settimane nel nostro Paese il trattamento era stato oggetto di reticenze e ritardi. Il confronto creatosi tra l’Ema e l’Aifa sull’efficacia di questa cura e sulla necessità di autorizzarla al più presto stava andando per le lunghe. Fra i primi ad interessarsi della questione c’è stata la Cisl di Latina – ribadiscono dal Sindacato – che fin da subito si è impegnata ad accendere i riflettori dell’opinione pubblica sull’azienda del nostro territorio. Per settimane la faccenda è stata seguita con attenzione in quanto la Provincia dispone di un’azienda che – oltre ad essere dotata di una possibile cura per i sintomi del Covid – promette sviluppo per tutto il territorio. Anche a livello cittadino era partita una mobilitazione che sarebbe culminata in un flash mob in Piazza del Popolo nella giornata di sabato 6 febbraio: l’idea di attività chiuse e di cittadini barricati in casa mentre dallo stabilimento di Latina usciva il farmaco più promettente contro il virus non era andata giù a molti, i quali si erano immediatamente dimostrati entusiasti dell’iniziativa organizzata dal Segretario Generale della Cisl di Latina, Roberto Cecere.
Nei giorni scorsi la Germania ha approvato l’utilizzo di circa 400 milioni di euro per curare la popolazione tedesca, soldi spesi per acquisire diverse dosi che sarebbero poi state prodotte a Latina. “Se l’Italia non si muove saranno occupate tutte le linee di produzione. La nostra azione è rivolta alla città intera, dato che la cura riguarda tutte le persone che potenzialmente si potrebbero ammalare” – ha asserito il Segretario Generale della Cisl Latina, Roberto Cecere, che ha poi concluso: “Fortunatamente l’Aifa ha dato il via all’utilizzo del trattamento per il bene di tutti i cittadini. La produzione degli anticorpi nell’azienda pontina rappresenta una nota di merito per il nostro territorio, fiore all’occhiello nell’esportazione farmaceutica. Adesso anche i cittadini italiani e non solo quelli esteri potranno beneficiare dei suoi prodotti”.