Mercato ortofrutticolo di Latina: nonostante il commissariamento, non vengono meno le divergenze interne alla gestione
Non è stato sufficiente il commissariamento, deciso dal Ministero a ottobre 2023. Stavolta a finire nel mirino di uno dei soci del Mol è Sara Agostini, il commissario nominato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con un decreto direttoriale del 4 ottobre scorso. La stessa commissaria è finita al centro di attacchi interni da parte di un ulteriore socio.
Come noto, a determinare il commissariamento del Mol è stato il verbale di revisione ordinaria sottoscritto lo scorso 2 marzo 2023, con il quale il revisore incaricato ha proposto l’adozione del provvedimento di gestione commissariale.
Alla base della decisione, le gravi irregolarità nella gestione dell’ente. Sull’effettività della platea sociale, è stato rilevato il mancato rispetto del Regolamento interno. In relazione alla tenuta degli equilibri finanziari, si è consumato il mancato concorso di alcuni soci alla copertura delle spese dei servizi comuni e l’esistenza di poste creditorie di dubbia esigibilità.
E ancora: per la parità di trattamento, rilevata una gestione dell’assegnazione degli stand non in linea con le disposizioni regolamentare. Deficitario il principio di trasparenza poiché è evidente un’insufficiente informativa sulla disponibilità degli stand e sulle importanti questioni rilevanti per le ricadute sulla società e sui soci medesimi.
Insomma un lungo elenco di mala gestio che ora è corroborato anche dalla relazione del Responsabile della Sicurezza Claudio Amoruso che evidenzia diverse criticità.
Secondo il responsabile, la quasi totalità degli esercenti non rispetta le norme di viabilità e uso corretto degli spazi comuni. Le aree di camminamento pedonale sono spesso usate come aree di stoccaggio della merce o come aree di deposito. Le aree di parcheggio vengono, invece, utilizzate senza rispetto degli spazi e spesso in modo improprio. All’interno del mercato ortofrutticolo il personale dipendente degli esercenti non indossa il tesserino di riconoscimento così come previsto dal DUVRI sottoscritto da tutti. Le aree riservate al parcheggio e ricarica batterie dei carrelli elevatori in alcuni casi vengono utilizzate come parcheggi per vetture private e motocicli. Infine, l’area destinata alla raccolta e riduzione dei rifiuti è mantenuta in modo disordinato e spesso i rifiuti risultano accatastati e non negli specifici cassoni.
Una relazione durissima che ha fatto sì che il commissario governativo inviasse agli stessi esercenti una comunicazione ufficiale che intima di cessare immediatamente con le condotte contrarie alle norme sulla sicurezza.
Ora, però, la Apple 95 srl, già protagonista di contenziosi giudiziari e peraltro richiedente alla commissaria l’annullamento della nota variante urbanistica del Mol, chiede alla Commissaria Agostini di rispettare a sua volta le stesse regole la cui omissione ha portato al commissariamento ministeriale.
Al centro del nuovo dissidio ci sono le assegnazione degli stand in quanto – come ricorda la stessa Apple 95 srl in una missiva inviata alla stessa commissaria e al Ministero del Madre in Italy – lo scorso 26 febbraio è stato disposto l’Avviso pubblico con il quale la cooperativa del Mol, ai sensi del Regolamento interno ed in base al Decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del 4 ottobre (quello che commissaria il mercato), intende procedere all’assegnazione in godimento alle ditte che vorranno farne richiesta di due stand di sua proprietà, ciascuno dotato di annessa postazione per la ricarica dei mezzi a trazione elettrica, e più precisamente degli stand numero 10 e 11.
La Apple 95 srl ricorda alla Commissaria che il Ministero l’ha nominata anche per fari rispettare la parità di trattamento, poiché “è stata rilevata una gestione dell’assegnazione degli stands non in linea con le disposizioni regolamentari”. Ed è la commissaria che “dovrà garantire l’osservanza degli articoli 9 e 10 del regolamento interno”.
Ecco perché, a parere della Apple 95, socio della coop, “non si comprende come il Commissario Governativo possa essere incorso nella medesima illegittimità/irregolarità posta in essere dal Consiglio di Amministrazione, oggetto di accertamento con il Verbale di revisione della Direzione Generale (nda: il Ministero) per la vigilanza sugli enti ed il sistema cooperativo del 2 marzo 2023, nel quale è stata constatata la illegittimità della procedura della assegnazione dello stand n. 10 e 11 e della successiva delibera del C.d.A. del 11 marzo 2021, nella quale viene accolta la domanda di autorizzazione allo scambio dello stand n. 10 con lo stand n. 8, quale stand libero e nella disponibilità della cooperativa, in spregio delle norme regolamentari eludendo sia il principio di parità di trattamento dei soci che il rispetto del regolamento interno, giustificando l’operazione “con l’esigenza di migliorare la struttura dell’attività nonché la funzionalità della stessa”.
È proprio nel verbale del marzo 2021, ossia il documento che ha accertato le irregolarità e portato al commissariamento, che si è constatata “l’omissione dell’organo amministrativo nel vigilare sul rispetto del Regolamento e del principio di parità di trattamento“.
Un trattamento impari che la Apple 95 ravvisa anche oggi nell’avviso pubblico commissariale che “non poteva omettere di porre a bando lo stand n. 8, la cui assegnazione è avvenuta come accertato nel verbale, in spregio delle norme regolamentari eludendo qualunque principio mutualistico“.
La Apple 95, quindi, arriva a chiedere alla Commissaria di assumere un comportamento in discontinuità con la gestione pre-commissariamento.
Cambia la gestione, ma i problemi al Mol di Latina sembrano sempre gli stessi.