MINTURNO: VIGILANZA SCOLASTICA AFFIDATA AL CENTRO ANZIANI. ML: “UNA MANCETTA”

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VIGILANZA SCOLASTICA
Vigilanza scolastica

Il Comune di Minturno destina poco più di 10mila euro al Centro Comunale Anziani per la vigilanza scolastica. Minturno Libera non ci sta: una mancetta!

La fede è buona, si vede. Il risultato, a sentire quelli di Minturno Libera, un po’ meno. L’oggetto del contendere, stavolta, tra l’amministrazione guidata da Gerardo Stefanelli e gli attivisti dell’associazione civico-politica è la vigilanza scolastica per cui il Comune ha predisposto una somma di 11,250 euro da destinare – si perdonerà il termine non politicamente corretto – ai vecchietti del Centro Comunali Anziani. Il che, in effetti, non è neanche una brutta idea se persone della terza età si prodigano a far sì che i giovanissimi delle scuole siano in sicurezza.

Ma quello che ha fatto arrabbiare Minturno Libera è che una soluzione l’avevano proposta al Comune, ossia impiegare i percettori del reddito di cittadinanza che, invece di attendere un lavoro dai navigator, o girarsi i pollici malgrado loro, avrebbero potuto rendersi utili con la vigilanza scolastica, una di quelle mansioni sociali che, peraltro, come ricordano gli attivisti minturnesi, sarebbero previste per legge.

Avevamo proposto alla nostra Illuminata Amministrazione Comunale – attacca Minturno Libera non senza sarcasmo – di impiegare per la vigilanza scolastica (e non solo) i circa 500 percettori del reddito di cittadinanza residenti a Minturno, i quali, ricordiamo di nuovo e sottolineiamo di nuovo, devono garantire per legge dalle 8 alle 16 ore settimanali di lavoro gratuito presso il proprio comune di residenza. Quindi, con la nostra proposta il costo di questo utilissimo servizio per la collettività sarebbe stato pari a 0“.

Invece – continua la nota – è notizia di qualche giorno fa che, dopo una breve sospensione dovuta alle dimissioni dell’ex presidente del Comitato di gestione e coordinamento del centro anziani comunale, Vittorio Caruso, è ripresa la “mancetta” per i Circoli anziani da parte dell’amministrazione Comunale. A quanto corrisponde questo regalino? Il comune versa ai Circoli anziani 11250 euro per i soli 5 mesi che restano dell’anno scolastico 2019/2020, ossia oltre 2000 euro al mese, come si evince dalla delibera n. 60 del 27 gennaio scorso“.

La parte secondo noi più sbalorditiva di tale atto riguarda le motivazioni utilizzate per giustificare la spesa – proseguono – Infatti, i nostri Illuminati definiscono questo importo un “contributo forfettario per lo svolgimento, in regime di volontariato, di un’attività di vigilanza scolastica”. Praticamente, sono stati in grado di formulare uno straordinario ossimoro, una vera e propria contraddizione in termini, in quanto nella stessa proposizione hanno utilizzato la parola “volontariato” la quale, come esplicato dalla Enciclopedia Treccani, indica una “prestazione volontaria e gratuita della propria opera”.

Le uniche forme di volontariato retribuito – puntualizzano nel comunicato – sono quelle nelle forze armate o quella fatta “al fine di acquisire la pratica necessaria allo svolgimento di un’attività professionale o di un lavoro, e il relativo titolo di riconoscimento”. Quindi, questo servizio retribuito, così come organizzato, secondo noi non ha proprio motivo di esistere in termini di volontariato. Tutto ciò si contraddice anche con la motivazione successiva nella quale si afferma che “l’attività proposta consente all’anziano di ricoprire un ruolo sociale attivo ed integrato nella società”. In questa, addirittura, si afferma che è il Comune a fornire un servizio in favore degli anziani e, quindi, a maggior ragione non dovrebbe essere retribuito. Anzi, a dirla tutta, quando un ente eroga un servizio, sono i beneficiari a contribuire alle spese dello stesso. Messa in questi termini, dovrebbero essere gli anziani a ricompensare il Comune“.

Chiediamo, nuovamente – concludono con una serie di richieste alla Giunta – all’assessore Mimma Nuzzo, con delega ai servizi sociali, e alla delegata all’inclusione sociale Laura Miola, dato che come scritto nella determina è un progetto di inclusione sociale a favore degli anziani, alla luce anche dei contenuti della sopracitata determina comunale, di occuparsi in prima persona della vicenda e, dall’alto delle loro cariche e responsabilità, di fare chiarezza su questa forma di “volontariato retribuito”. Inoltre, chiediamo al neo presidente del Comitato di gestione e coordinamento del centro anziani comunale, Aniello Ferrara, di rendere pubblico l’utilizzo di questi soldi pubblici e di fornire una lista trasparente dei soggetti impiegati nella vigilanza scolastica e le motivazioni meritocratiche che hanno portato alla scelta degli stessi. Infine, chiediamo al sindaco Gerardo Stefanelli, all’assessore Nuzzo e alla delegata Miola, di spiegare le motivazioni per le quali non hanno accettato la nostra proposta di stilare una graduatoria pubblica e  trasparente di tutti i disoccupati dalla quale attingere per queste forme di sussidio in modo da elargirlo a chi è veramente più bisognoso. Coi soldi pubblici dei contribuenti onesti, aiutate chi davvero ha più bisogno, non gli amici e gli amici degli amici!”

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