MINTURNO: VIA LIBERA DEL TAR PER LA CENTRALE A BIOGAS DI CAVA DI CRETA

Sito archeologico di Antica Minturnae in prossimità del luogo in cui sorgerà la centrale a biogas.

L’Alpha Consulenze, l’azienda che aveva presentato richiesta di autorizzazione per la realizzazione di un impianto di compostaggio e digestione anaerobica finalizzato alla produzione di biogas nei pressi del Garigliano in località Cava di Creta, ha avuto ragione presso la sezione distaccata di Latina del Tar Lazio.

Il progetto risale a 5 anni fa e la Regione Lazio avrebbe dovuto esprimersi al tempo sulla legittimità del rilascio della Valutazione di Impatto Ambientale deliberato precedentemente dalla Conferenza dei Servizi, quest’ultima presenziata da delegati del Comune di Minturno, della Provincia e della stessa Regione.

L’Ente Regione tardò nel pronunciarsi e nel 2018 ogni competenza in materia passò alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel gennaio 2019 le autorità statali bloccarono la prosecuzione del procedimento di VIA: decisione che fu subito impugnata dall’impresa privata.

Ieri il Giudice amministrativo ha così annullato la delibera della Presidenza del Consiglio dei Ministri che aveva bloccato di fatto ogni possibilità di nascita di una centrale a biogas in quella porzione territorio del Comune di Minturno. Il parere negativo era stato motivato dal fatto che il sito individuato fosse ricompreso in un’area sottoposta a vincolo. Si tratta difatti di un luogo in prossimità di un complesso archeologico in cui sussiste il divieto di erigere nuove strutture, costruire nuove strade e operare trasformazioni alla morfologia del paesaggio entro un raggio di 500 metri.

Complesso archeologico dell’Antica Minturnae in prossimità dell’area in cui sorgerà la centrale a biogas.

I legali della ditta ricorrente, Aldo Sandulli, Benedetto Cimino e Stefano Battini, avevano presentato un ricorso introduttivo per l’annullamento del parere negativo espresso dalla Direzione generale Archeologia della Soprintendenza del Lazio e dell’Etruria Meridionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT). Quest’ultimo ricorso è stato giudicato improcedibile dal Tribunale, mentre sono state accolte le motivazioni concernenti la delibera della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’Alpha Consulenze ha illustrato delle censure riguardanti il passaggio di competenze dalla Regione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che includeva una serie di tappe procedurali. Tra queste anche la ricerca di una soluzione condivisa valutando ipotesi progettuali alternative: percorso che non è mai stata intrapreso. L’azienda ha inoltre fatto valere innanzi alla magistratura la carenza di motivazione nella delibera, oltre che l’eccesso di potere per difetto di istruttoria.

Nel caso della realizzazione di impianti a biogas per i giudici di Latina si rientra nella categoria di opere di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti. Per quanto sia nella zone sottoposte a vincolo necessaria l’autorizzazione paesaggistica, sono secondo il collegio ammesse comunque delle deroghe e le valutazioni della Presidenza del massimo organo esecutivo non erano peraltro supportate da elementi concreti e inconfutabili.

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