MINTURNO, SCUOLA DELL’INFANZIA. ML: È ANCORA UN RUDERE

La nuova scuola dell’infanzia di Marina di Minturno, che dovrebbe essere completata entro settembre per consentire in contemporanea la riattivazione del servizio di asilo nido comunale presso l’attuale struttura di Via Pietro Fedele
La nuova scuola dell’infanzia di Marina di Minturno, che dovrebbe essere completata entro settembre per consentire in contemporanea la riattivazione del servizio di asilo nido comunale presso l’attuale struttura di Via Pietro Fedele

L’associazione “Minturno libera” torna a bomba sulla scuola dell’infanzia a Marina di Minturno e sulle decisioni della Giunta di Gerardo Stefanelli

La nuova scuola dell’infanzia di Marina di Minturno, che dovrebbe essere completata entro settembre per consentire in contemporanea la riattivazione del servizio di asilo nido comunale presso l’attuale struttura di Via Pietro Fedele – scrive Minturno Liberaè pressoché nelle stesse condizioni in cui l’abbiamo trovata a settembre scorso.

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Come ricorderete – spiegano gli attivisti di Minturno Libera – sollevammo la questione dato che il sindaco nel 2017 ne aveva annunciato la realizzazione promettendone l’apertura per l’anno scolastico 2019/2020, ringraziando pubblicamente il Ministro Luca Lotti per i 420mila euro concessi dal CIPE al Comune di Minturno per il completamento dell’opera. A questo punto, dopo quasi tre anni e i lavori neanche quasi iniziati, ci chiediamo se quei soldi sono stati spesi e come.

Ma non solo – continua la nota – la scuola non è mai stata completata, ma a oggi versa pressoché nelle stesse condizioni che Stefanelli stesso denunciava nel 2017 additando le precedenti amministrazioni e parlando di 10 anni di abbandono. Ora praticamente siamo arrivati a 13, e la scuola ancora non c’è.

Inoltre, aggiunge Minturno Libera, dopo i nostri interventi e la richiesta di sfruttare l’attuale struttura di via Pietro Fedele per un asilo nido comunale (settembre e ottobre 2019), a dicembre dello scorso anno Stefanelli ha rilanciato promettendone l’apertura per l’anno 2020/2021 e, proprio come avevamo suggerito noi, dichiarò la riattivazione del servizio di asilo nido comunale proprio nell’edificio ora utilizzato come scuola dell’infanzia“. Ma, dicono gli attivisti, “c’è un piccolo inghippo nella questione: l’apertura dell’asilo nido, stando sempre alle sue dichiarazioni, è subordinata al termine lavori del nuovo progetto.

E non è finta. Nonostante a febbraio di quest’anno avessimo mostrato le nostre perplessità in merito alla tempistica di realizzazione dell’opera e avessimo consigliato al sindaco di “pubblicare il bando una volta che sono terminati i lavori presso la nuova struttura che, stante le condizioni attuali, non sarà consegnata prima dell’estate e, quindi, non sarà pronta per settembre”, gli Illuminati, il 28 febbraio, hanno ben pensato di pubblicarlo lo stesso (vedi link).

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A questo punto – rincara la corposa nota di Minturno Libera – vorremmo sapere dal primo cittadino, dato che il termine per la presentazione delle domande di iscrizione all’asilo nido è scaduto il 10 aprile e che il 30 maggio saranno pubblicate le graduatorie provvisorie, se pensa ancora di farcela per settembre.
Noi ci permettiamo di nuovo di esprimere il nostro parere negativo sulla riuscita, dato che a oggi la struttura è nelle stesse identiche condizioni di febbraio e più o meno nelle stesse di settembre scorso, ossia ben prima che l’Italia venisse travolta dall’emergenza coronavirus, tema che ci sentiamo di introdurre per evitare che possa essere utilizzato come eventuale scusante nella replica per scaricare le responsabilità di questa scelta alquanto improvvida da parte dell’amministrazione alla situazione emergenziale.

Vorremmo – concludono – che venisse reso pubblico come si intende procedere se questo servizio, come crediamo, non sarà attivato per l’inizio dell’anno scolastico 2020/2021. Dove verranno dirottati questi bambini che i genitori hanno scelto di iscrivere all’asilo Nido pubblico Polline? Nelle strutture private insistenti sul territorio comunale, resteranno a casa o si è pensato a una alternativa in qualche altra struttura pubblica?
E, soprattutto, quale sarà la struttura che ospiterà gli alunni della scuola dell’infanzia? Ci sembra opportuno e doveroso un chiarimento nei confronti di queste centinaia di famiglie che hanno tutto il diritto di sapere quale sarà la struttura che ospiterà i loro figli e vedere in che condizioni versa.
Come abbiamo detto anche la scorsa volta, i cittadini hanno bisogno di certezze non di promesse non mantenute. Ci sentiamo oggi di aggiungere, in questa situazione più che mai.

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