MINTURNO, ANCORA GUAI PER I CLEMENTE. COINVOLTA LA MOGLIE SORPRESA A PORTARE DROGA IN CARCERE

sbarre_carcere-h

Nuovo provvedimento di misura cautelare in carcere per i Clemente di Minturno, padre e figlio. Gli arresti fanno seguito all’attività di indagine avviata dai militari dell’arma abruzzese di Lanciano dopo l’arresto della moglie di Armando Danilo Clemente, scoperta mentre tentava di introdurre droga nel carcere di Villa Stanazzo (provincia di Chieti).

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Lanciano hanno eseguito ieri, a Minturno e a Cassino, due Ordinanze di Custodia Cautelare emesse dal G.I.P. del Tribunale di Lanciano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di Armando Danilo Clemente, 34 anni di Minturno, detenuto nel carcere di Cassino e il padre Pasquale Clemente, 59 anni, residente a Minturno, che si trova agli arresti domiciliari. Entrambi sono ritenuti responsabili anche dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata di detenzione e spaccio di droga, nonché gravati da alcuni precedenti.
Il provvedimento abruzzese di ieri, infatti, è scaturito in ragione della succitata ordinanza del gip di Torre Annunziata emessa il 12 novembre ed eseguita il 19 novembre. Ecco perché ieri ha agito per competenza la Procura abruzzese.

L’attività di indagine aveva preso il via dopo l’arresto, il 20 aprile 2018, di Gilda Ippolito, 30 anni, moglie di Armando Danilo Clemente, che era andata a fare visita al suocero Pasquale Clemente, allora recluso in carcere a Lanciano, ma era stata sorpresa dai carabinieri con 15 gr di hashish 3 di cocaina e 14 pasticche di suboxone, un oppiaceo sintetico. La droga era stata trovata nella pochette porta cosmetici della donna, la quale è stata fermata mentre era in auto,  con un uomo e due bambini, nei pressi del carcere dove avrebbe dovuto introdurre le sostanze stupefacenti.
La donna era stata quindi bloccata nel suo intento, arrestata e posta, per ordine della Procura di Lanciano, agli arresti domiciliari.

Articolo precedente

RIFIUTI IN PROVINCIA, PIOGGIA DI CRITICHE A ZINGARETTI DOPO LETTERA DA BRUXELLES

Articolo successivo

LATINA. IN FIAMME LO STABILE ABBANDONATO DI VIA MONTEBELLO DOVE PERSE LA VITA UNA DONNA

Ultime da Giudiziaria