MINACCE DI MORTE E UN PROIETTILE DENTRO UNA BUSTA CONTRO IL GIORNALISTA EMILIO ORLANDO

Emilio Orlando
Emilio Orlando

Proiettile e minacce in una busta all’indirizzo del giornalista romano Emilio Orlando che, in più occasioni, si è occupato anche di cronaca e clan tra Latina e il litorale sud pontino

È ieri, 27 novembre, il ritrovamento, nella posta recapitata alla sede della Federazione Nazionale della Stampa di via delle Botteghe Oscure, a Roma, di un una busta contenente un proiettile calibro 357 Magnum e una lettera minatoria all’indirizzo del giornalista Emilio Orlando.

La lettera minatoria all’indirizzo di Emilio Orlando

Orlando, che si occupa di inchieste, cronaca nera e criminalità organizzata, era completamente all’oscuro dell’episodio ed è stato informato da un addetto alla corrispondenza che stava recuperando la posta in giacenza presso la sede della Fnsi. Il giornalista capitolino, che è stato anche Presidente dei cronisti romani all’interno della federazione stampa, ha trattato da sempre temi di cronaca giudiziaria, approfondendo anche le dinamiche dei clan da Roma fino alla provincia di Latina, passando per il litorale di Anzio e Nettuno.

Nella lettera si legge : “Questo è uno dei 6 che ficchiamo in testa al giornalista bastardo Orlando pezzo di merda”.

Stamani, Orlando, convocato dalla Digos, si è recato in Questura a Roma dove ha sporto denuncia contor ignoti ed è stato accolto dal Questore Carmine Belfiore. Dalle prime ipotesi che circolando, è probabile che il tipo di minacce provengano più che da Roma, dove Orlando vive e lavora, dall’area pontina o di Anzio e Nettuno.

Ad ogni modo, Orlando ha incassato sin da subito la solidarietà del Cdr e del corpo redazionale di LaPresse, dove lavora come giornalista di cronaca nera: “Nella giornata di ieri nella nuova sede della Federazione Nazionale della Stampa di via delle Botteghe Oscure, a Roma, durante lo smistamento della posta recapitata dalla vecchia sede di corso Vittorio Emanuele un addetto alla corrispondenza ha consegnato una lettera indirizzata al Sindacato cronisti romani all’interno della quale c’era un proiettile calibro 357 Magnum e una lettera minatoria indirizzate a Emilio Orlando, cronista di giudiziaria dell’agenzia di stampa LaPresse. Al collega destinatario delle minacce, Emilio Orlando, la solidarietà del Cdr e del corpo redazionale di LaPresse. Ogni intimidazione e violenza nei confronti dei cronisti costituisce una grave minaccia alla libertà di informazione che non può essere in alcun modo tollerata”.

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