Minacce all’ex consigliera comunale Maria Grazia Ciolfi: udienza interlocutoria davanti al Giudice per l’udienza preliminare
Davanti al Giudice per l’udienza preliminare Mario La Rosa, sono comparsi i due indagati su cui pende la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal sostituto procuratore di Latina Valentina Giammaria: si tratta del 34enne Valentino Mandrelli di Velletri e del 44enne Gianni Mastrostefano di Latina.
La storiaccia, come noto, prese il via nel 2019, quando Mastrostefano, secondo gli inquirenti, decise di rivalersi contro l’allora consigliera comunale di Latina Bene Comune, con delega specifica alla Marina di Latina, Maria Grazia Ciolfi, per un abusivismo contestatogli dalla Polizia Locale sull’arenile presso Foce Verde in Via Valmontorio. L’uomo la riteneva la responsabile di aver segnalato quell’abuso, un affronto tale da indurlo – questa è la tesi della Procura di Latina – a contattare Madrelli per commissionargli lo sgarro in cambio di 250 euro: bruciare l’auto della consigliera comunale parcheggiata dentro la sua abitazione.
Leggi anche:
LATINA, INTIMIDAZIONE ALLA CIOLFI: MINACCIATA PER OMETTERE UN ATTO D’UFFICIO. DOMICILIARI PER I DUE UOMINI
A maggio 2020, i militari della sezione operativa della Compagnia di Latina eseguirono l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Bortone nei confronti dei due odierni. Mastrostefano, secondo l’accusa, sarebbe il mandante della ritorsione nei confronti di Ciolfi. I due indagati devono rispondere, a vario titolo, dei reati di “minaccia a un pubblico ufficiale, danneggiamento a seguito di incendio e violazione di domicilio”.
Oggi, presenti davanti al Gup La Rosa, anche le costituenti parti civili: Maria Grazie Ciolfi e il marito difesi dagli avocati Stefano Reali e Domenico Casillo e il Comune di Latina rappresentato dall’avvocato Francesco Cavalcanti. Secondo il Comune e la relazione dell’Avvocatura, Ciolfi “è stata destinataria di azioni volte a condizionarne l’operato per costringerla ad omettere atti che rappresentano le espressioni tipiche della funzione politica”. I legali dei due indagati, Oreste Palmieri e Cinzia Bonavita, hanno obiettato sulla costituzione di parte civile del Comune e del marito dell’ex consigliera comunale, oltreché parzialmente di Ciolfi stessa.
Il Gup La Rosa scioglierà la riserva il prossimo 8 luglio, data in cui è stata rinviata l’udienza preliminare.