METRO LEGGERA, NUOVO ROUND VINTO DAL COMUNE DI LATINA: RESPINTA RICHIESTA DA 4 MILIONI

Metro a Latina
La presentazione della metro in Piazza del Popolo a Latina nel 2006. Una delle opere più fallimentari e farsesche della storia pontina

MetroLatina: il Comune ottiene un maxi sconto alla richiesta di risarcimento da parte della società di consulenza

Il Tribunale delle Imprese di Roma ha respinto il ricorso della società Via Ingegneria che chiedeva più di 4 milioni di euro in ordine alla consulenza e supporto al Rup svolti per il progetto fallimentare della cosiddetta MetroLatina. La società, in qualità di capofila dell’associazione temporanea di imprese e professionisti che avevano lavorato come supporto al Rup (insieme alla suddetta società: Sytra S.A., società di progettazione francese, e gli ingegneri Angelo Cimini e Massimo Panini) e in proprio, chiedeva, come noto, al Comune di Latina oltre 4 milioni di euro a titolo di risarcimento.

Lo stesso Tribunale, però, ha deciso che il Comune dovrà pagare una cifra poco superiore ai 287mila euro. Un risparmio considerevole per l’ente di Piazza del Popolo.

La delibera che assegnava il servizio alla Via Ingegneria risaliva addirittura ad ottobre 2010. Il Tribunale delle Imprese dà conto di un progetto mai realizzato e per il quale, già in principio, non era sostenibile tanto che fu attenzionato anche dalla Procura di Latina, con i reati contestati ad amministratori e manager finiti in prescrizione, e per il quale il famigerato contributo chilometrico della Regione Lazio era pura fantasia.

Leggi anche:
REVISIONE DEL PROGETTO METRO LATINA: COMUNE SCEGLIE LO STUDIO LEGALE ROMANO PER EVITARE CONTENZIOSI

Un altro punto a favore del Comune dopo che, a febbraio 2020, il Comune di Latina aveva vinto la causa civile contro Metrolatina spa, ossia la società che avrebbe dovuto realizzare la metropolitana leggera di superficie di collegamento tra Latina e Latina Scalo. La società aveva avanzato una richiesta di risarcimento pari 32 milioni di euro proprio per il danno subito a causa della mancata realizzazione dell’opera. I giudici del tribunale di Roma aveva respinto la richiesta e accolto la tesi dell’avvocatura del Comune.

Inoltre, rimane in piedi, in Corte d’Appello civile, a Roma, la richiesta da 858mila euro avanzata in una causa da parte del Rup, l’ex Dirigente Lorenzo Le Donne.

Articolo precedente

SEZZE, TOLTI TUTTI I CASSONETTI DEI RIFIUTI: “DAL 7 LUGLIO IL NUOVO SERVIZIO”

Articolo successivo

CISTERNA, SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI: “VERSO IL CONSORZIO”. CARTURAN PASSA ALL’UDC MA RIMANE IN MAGGIORANZA

Ultime da Giudiziaria