Mercato ortofrutticolo di Latina: dopo i controlli, il Ministero delle Imprese giunge al commissariamento dell’organismo
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, cin un decreto direttoriale del 4 ottobre scorso, ha disposto il commissario della società “Mol-Mercato Ortofrutticolo Latna”. Una decisione che, come anticipato da Latina Tu negli scorsi mesi, era stata praticamente già presa in ragione degli accertamenti del Ministero degli stessi (leggi link sotto).
Il ministero, retto da Adolfo Urso, ha disposto che il commissario del Mol di Latina sarà la dottoressa Sara Agostini che prenderà in consegna la documentazione dell’ente e provvederà, con sollecitudine, agli adempimenti di competenza.
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A determinare il commissarimento il verbale di revisione ordinaria del Mol sottoscritto lo scorso 2 marzo 2023, con il quale il revisore incaricato ha proposto l’adozione del provvedimento di gestione commissariale.
I motivi? Gravi irregolarità nella gestione dell’ente. Sull’effettività della platea sociale, è stato rilevato il mancato rispetto del Regolamento interno. In relazione alla tenuta degli equilibri finanziari, si è consumato il mancato concorso di alcuni soci alla copertura delle spese dei servizi comuni e l’esistenza di poste creditorie di dubbia esigibilità.
E ancora: per la parità di trattamento, rilevata una gestione dell’assegnazione degli stand non in linea con le disposizioni regolamentare. Deficitario il principio di trasparenza poiché è evidente un’insufficiente informativa sulla disponibilità degli stand e sulle importanti questioni rilevanti per le ricadute sulla società e sui soci medesimi.
Ecco perché già a giugno scorso si è dato l’avvio del procedimento per I’adozione del provvedimento proposto dal revisore.
D’altra parte, la situazione del mercato ortofrutticolo di Latina, il cosiddetto Mol in Via Monti Lepini, presentava uno stato dell’arte oltreché traballante dal punto di vista gestionale. E senza, peraltro, che la politica della città abbia mai detto una parola, ammesso che abbia avuto contezza della gravità del contesto.
I FATTI CHE HANNO PORTATO AL COMMISSARIAMENTO – È partito tutto da una diffida di uno degli operatori interni al Mol di Latina che chiedeva conto del contributo straordinario e degli oneri concessori in merito alla variante approvata nel 2021, in fretta e furia (gridò l’opposizione di centrodestra), dall’amministrazione Coletta (leggi al link di seguito per saperne di più).
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Tra i destinatari della diffida, oltreché all’amministrazione del Comune di Latina, i soci del mercato ortofrutticolo e i Presidenti del collegio sindacale e del Mol medesimo, anche il dottor Piergiorgio Saracino il cui nome non direbbe niente, se non fosse che si trattava del tecnico incaricato dal Ministero delle Imprese e del Made In Italy (ossia l’ex Mise, Ministero Sviluppo Economico) a procedere a una ispezione contabile e gestionale della cooperativa dell’ortofrutticolo latinense.
La ragione per cui tra i destinatari risultava anche un tecnico del ministero era che la cooperativa Mol è stata sotto la lente della Direzione generale del medesimo ministero fino al 2 marzo scorso, giorno in cui è pervenuta la rilevazione sottoscritta dal dottor Sarracino. Una ispezione ministeriale durata mesi, dal luglio 2022.
D’altra parte, a parlare della ispezione del Ministero, era stato lo stesso operatore interno al Mol, nella diffida, a scrivere a chiare lettere che “è in corso tuttora una ispezione del ministero, su nostro esposto, dal quale attendiamo riscontri sull’operato del c.d.a., se ha agito in corretta applicazione di statuto e di legge dello stato, su questo ed altra attività amministrativa“. Senza contare alcuni esposti già presentati in Procura e alle forze dell’ordine.
Ma che cosa rilevaVA il Ministero sul Mol? Ad esempio, il Ministero rilevava forti criticità sulle procedure di assegnazione degli stands e al recupero dei crediti verso i soci morosi. Preoccupante il giudizio sul bilancio poiché, secondo la rilevazione ministeriale, l’equilibrio finanziario della cooperativa sarebbe stato in forte tensione: la società era, infatti, esposta a potenziali perdite derivanti da vari contenziosi e dal mancato adempimento alle obbligazioni assunti dalle controparti sociali. E ancora: vi erano crediti che appaiono inesigibili e al contempo debiti verso i fornitori pari a oltre 230mila euro, senza contare il Tfr da liquidare che ammonta a quasi 35mila euro.
Il Ministero ha giudicato gravi e reiterate le omissioni dell’Organo amministrativo nel vigilare sul rispetto del regolamento interno alla cooperativa, sia per quanto riguarda le finanze che per la gestione degli stand (alcuni risultano non operanti e non assegnati nonostante sfratti per morosità), oltreché a una mancanza di trasparenza generalizzata.
Tutto, peraltro, in un quadro di litigiosità interna, per cui vi è stata una enorme mole di contenziosi sia civili che penali che sono maturati tra il Mol e soci o ex soci. Situazioni che hanno posto a rischio l’equilibrio finanziario. Tra i contenziosi è stata citata la nota controversia giudiziaria avente ad oggetto la cessione di quote da parte della Apple 95 srl a favore della Sa.Gi srl conclusasi con la nullità dell’atto di cessione stesso, così come certificato da due sentenze di primo e secondo grado del Tribunale e della Corte d’Appello di Roma.
VARIANTE – Critiche da parte della rilevazione ministeriale anche alla variante che ha trasformato l’area del Mol, con un cambio di destinazione d’uso, da zona agricola a servizi generali. Un cambio urbanistico al Piano Regolatore del Comune di Latina, avvenuto a settembre 2021 poco prima delle elezioni che videro la seconda vittoria come sindaco di Damiano Coletta. Tale variante prevede la realizzazione per circa 8950 metri quadri di aree a parcheggio e verde, nonché muove strutture edilizie, demolizioni, un’isola ecologica ecc.
Ebbene, secondo il Ministero, il progetto apre a scenari definiti non prevedibili con possibili ricadute sull’assetto giuridico della società e sulle finalità statutarie. Il progetto ha un impatto rilevante sull’assetto finanziario del Mol che ha già registrato perdite significative nei due ultimi esercizi e che è comunque esposta a perdite. I costi per le opere di urbanizzazione ammontato, al momento, a quasi 800mila euro, oltreché ai costi degli oneri straordinari di variante.
Ad ogni modo, il dottor Sarracino, incaricato dal Ministero, proprio a fronte delle deboli finanze del Mol (l’esercizio 2021 è stato chiuso in perdita per quasi 168mila euro), proponeVA all’autorità di vigilanza l’adozione del provvedimento di gestione commissariale così come prevede l’articolo 2545 del codice civile.
Come non bastasse, lo scorso 23 febbraio, la polizia giudiziaria del Comando dei Vigili del Fuoco ha inviato una nota alla direzione ministeriale in cui faceva presente che sono stati riscontrati imballaggi vuoti con materiale combustibile nei piazzali e negli spazi che circondano gli stands del mercato ortofrutticolo. Secondo i Vigili del Fuoco si tratta di materiale non idoneo e pericoloso tanto è che gli accertamenti sono ancora in corso, anche a front del fatto che è stato già intimato ai soci sgomberare quelle aree.