Devono espiare 2 anni di reclusione, padre e figli arrestati: furono trovati in possesso di 150 chili di marijuana
Nel corso del quotidiano servizio di controllo del territorio, a Pontinia, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto, in ottemperanza ad un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Latina, tre uomini di Pontinia, rispettivamente padre e figli, tutti già sottoposti agli arresti domiciliari. Gli stessi dovranno scontare 1 anno e 11 mesi di reclusione.
L’arresto odierno segue a quello avvenuto nel 2021, e per il quale gli stessi si trovavano ancora reclusi, quando i tre furono trovati in possesso di circa 150 chili di marijuana. Padre e figli avevano infatti avviato un’attività di coltivazione, essiccazione e confezionamento di grandi quantità di sostanza stupefacente.
All’epoca dei fatti i Carabinieri avevano trovato infatti serre ancora in coltura, piante in essiccazione e stupefacente già confezionato, in buste dai 50 ai 500 grammi, oltre che materiale per la coltura, fertilizzanti, lampade, semi, germogli e microscopi, coi quali gli arrestati analizzavano le piante infette e provvedevano a curarle in base alla malattia individuata.
Condotti in caserma, i tre sono stati tratti in arresto e, espletate le formalità di rito, tradotti presso le Case circondariali di Latine e Frosinone, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
A maggio 2022, il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, aveva condannato, in primo grado, il 65enne Carlos Gerardo Bisonni e i due figli trentenni Diego e Fabio a 4 anni e 4 mesi.
Ad ammettere di coltivare la marijuana, ma per uso personale o per qualche scambio con gli amici, fu il figlio 33enne Fabio Bisonni, mentre il padre Carlos e il fratello Diego, 34 anni, avevano dichiarato di essere a conoscenza delle coltivazioni ma di non aver mai partecipato, né tanto meno condiviso, l’iniziativa.