MEDICO ACCOLTELLATO AD APRILIA: L’AGGRESSORE CONDANNATO A 6 ANNI E MEZZO

Medico aggredito e accoltellato ad Aprilia: condannato dal Tribunale il 44enne egiziano accusato di tentato omicidio

Il II collegio del Tribunale di Latina, composto dalla terna di giudici Coculo-Nadile-Villani, ha condannato, per il reato di tentato omicidio, alla pena di 6 anni e 6 mesi, il 45enne di origine egiziana, Amil Ebarakawi, accusato di aver aggredito per strada il 53enne medico yemenita, trapiantato ad Aprilia, lo scorso 11 novembre del 2023. La sentenza, le cui motivazioni saranno pubblicate tra 60 giorni, è arrivata al termine della requisitoria del pubblico ministero Antonio Sgarrella che aveva chiesto una pena a 9 anni e 6 mesi di reclusione. A svolgere l’arringa difensiva l’avvocato Daniele Giordano.

L’uomo, tuttora ristretto in carcere, ha assistito alle ultime fasi del suo processo dietro le sbarre della camera di sicurezza. Lo scorso anno, una volta arrestato dai Carabinieri di Aprilia, aveva risposto, seppur confusamente, alle domande dell’allora giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Molfese, sostenendo di aver reagito in maniera violenta contro il medico perché doveva difendersi da una sua aggressione. Al termine dell’interrogatorio, però, il Gip Molfese non solo aveva convalidato l’arresto, ma aveva disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere.

Il 44enne era stato arrestato lo scorso 17 novembre dai Carabinieri della Sezione Radiomobile e della Stazione di Aprilia. A seguito di una serrata attività info investigativa, i Carabinieri avevano raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti del cittadino egiziano, ritenuto responsabile delle gravi lesioni da arma da taglio patite dal 53enne medico radiologo in servizio al Centro Sana della città del nord pontino. 

L’aggressione, avvenuta sotto casa del medico, sarebbe scaturita in seguito a una lite per futili motivi; successivamente il 53enne, ferito all’addome e al collo, si era recato a casa e lì il figlio, accorgendosi delle sue condizioni, aveva avvertito il 118. Al pronto soccorso, così come ha raccontato l’aggressore, si era presentato anche il 44enne per via di un colpo ricevuto al petto durante la colluttazione: per lui la prognosi di una settimana.

Il 44enne, che da mesi aveva lasciato la sua casa e probabilmente viveva dormendo in auto, era stato rintracciato anche grazie alle immagini della video-sorveglianza, per poi essere sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e tradotto presso la Casa Circondariale di Latina, a disposizione della Procura di Latina. Il medico, benvoluto da colleghi e pazienti, sarebbe stato colpito con un cacciavite in punti delicati, in particolare nella zona dell’addome, tanto che dalla clinica Città di Aprilia era stato trasferito all’Ospedale dei Castelli dove era stato sottoposto a un intervento chirurgico.

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