Franco Taddeo, Sindaco del Comune di Santi Cosma e Damiano, decide di denunciare alla Procura di Cassino il pericolo di inondazione e di danni per l’abbandono di ogni manutenzione sul Torrente Ausente
L’ESPOSTO – Il Consorzio interregionale di Bonifica Aurunco, svolgeva i suoi compiti istituzionali anche nel territorio dei comuni Laziali della riva destra del fiume Garigliano ovvero i Comuni di Santi Cosma e Damiano, Castelforte e Minturno.
Nel 2011 a seguito di grave crisi economica – finanziaria, il Consorzio di Bonifica Aurunco fu sottoposto a gestione commissariale e non riuscì più a svolgere i propri compiti istituzionali e ad erogare i servizi.
A causa della mancata erogazione dei servizi oltre a subire innumerevoli danni e disagi gli agricoltori, tutte le opere idrauliche e i canali naturali ed irrigui sono stati lasciati, ormai da quasi due lustri, totalmente privi di manutenzione ordinaria e straordinaria, tanto da risultare fortemente compromessa la salvaguardia ambientale e la sicurezza del territorio.
Il Comune di Santi Cosma e Damiano, insieme agli altri comuni laziali oltre a denunciare le problematiche derivanti dallo stato di quasi abbandono delle opere di bonifica, hanno anche richiesto per evitare l’aggravarsi di danni e disagi, il trasferimento delle funzioni che il Consorzio Aurunco di bonifica interregionale esercita sul territorio della Regione Lazio al sistema consortile del Lazio.
Nel 2018 le Regioni Lazio e Campania davano avvio alle procedure amministrative per addivenire alla soppressione del Consorzio Aurunco di Bonifica interregionale, per la parte di territorio ricadente nella Regione Lazio, mediante intesa e come previsto dal DPR n 616 del 1977, in particolare agli artt. 8 e 73.
Sono state adottate sia dalla Regione Campania che dalla Regione Lazio una serie di deliberazioni volte a perfezionare l’iter per il trasferimento della gestione dei territori .
In tutte le deliberazioni di G.R. Lazio e Campania si da atto che anche lo stesso Collegio Commissariale del Consorzio Aurunco, il 12/10/2017 , ha inviato una relazione dalla quale emergono, altresì,…”motivi di reale preoccupazione per l’impossibilità da parte del Consorzio, di far fronte, a causa di assoluta mancanza di risorse finanziarie, ai compiti istituzionali, determinando, di fatto, una situazione di pericolo per l’intera comunità che vive nel territorio ricompreso nel perimetro consortile di competenza del Consorzio, tra cui anche alcuni Comuni della provincia di Latina e che il mancato intervento di bonifica e irrigazione sul territorio può arrecare danni all’agricoltura“.
Visto il pericolo, la Regione Lazio, con Delibera n. 577 del 6/08/2020, ha anche disposto di destinare l’importo di € 596.480,00, stanziato nella DGR 291/2018 per le attività necessarie per sostenere l’avvio degli impianti e delle opere di bonifica e irrigazione che dovevano essere consegnati dal Consorzio Generale di bonifica del Bacino inferiore del Volturno (e non ancora speso) per la pulizia dei canali e per quanto altro necessario al fine di mettere in sicurezza il territorio” e ….”di impegnare l’ulteriore importo di € 300.000,00…. E quindi “di utilizzare l’importo complessivo di € 896.480,00, prioritariamente per la pulizia dei canali di bonifica e per quanto altro necessario al fine di mettere in sicurezza il territorio e in secondo luogo per finalità irrigue…”
Nelle more del non ancora perfezionamento procedimento volto alla soppressione del Consorzio interregionale, la gestione provvisoria del “Servizio Pubblico” e le funzioni del sopprimendo Consorzio è stata assegnata dalla Regione Campania al Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno (cfr. D. G.R Campania n. 220 del 2019), che non ha compiuto nessun intervento di bonifica e messa in sicurezza del Territorio Laziale.
Il territorio comunale in data 08/06/2020 è già stato interessato da un grave evento calamitoso dovuto alle abbondanti precipitazioni ma anche al totale degrado ed intasamento dei torrenti e canali che non vengono più puliti dagli arbusti e dagli scarichi e non ricevono alcuna manutenzione come il resto delle opere idrauliche, ormai da troppi anni.
Il torrente Ausente, in particolare, ha dato luogo nel corso degli anni passati a gravi episodi di esondazione ed oggi che si trova in totale stato di abbandono e totalmente intasato, visto anche l’accentuarsi dei gravi e non più eccezionali eventi atmosferici, rappresenta una vera e propria “bomba ad orologeria” in grado di mettere in pericolo la salute ed anche la vita dei residenti in zona e provocare danni inestimabili al territorio.
In data 3 agosto 2020 un comitato spontaneo di circa cinquecento cittadini Sancosimesi ha presentato allo scrivente Sindaco, a Sua Eccellenza il Prefetto di Latina e Alla Regione Lazio un esposto corredato da documentazione fotografica da cui si evince il grave pericolo rappresentato dall’incuria del Torrente Ausente chiedendo un immediato intervento.
A tutto oggi, il procedimento amministrativo volto alla soppressione del Consorzio interregionale e a dare una nuova gestione del territorio non è stato concluso.
Pertanto, nonostante in tutti gli atti amministrativi del procedimento sia rappresentato il pericolo e la necessità di urgenti interventi di bonifica, con la previsione di ingenti spese vincolate a ciò, nessun intervento di pulizia nè del canale Ausente, nè di altri, è stato mai realizzato da nessuno dei soggetti coinvolti e responsabili a vario livello, non solo politico, a cui viene trasmesso il presente esposto per conoscenza.
Nell’indifferenza totale, lo scrivente ritiene necessario denunciare quanto si sta verificando affinchè qualora emergessero responsabilità penali per i fatti esposti, i responsabili di tali reati siano perseguiti dalla legge e affinché siano perseguiti quelli che verranno ritenuti responsabili penalmente quando si verificasse il più che preannunciato e denunciato disastro ambientale.