Replica del sindaco di Cori Mauro De Lillis giudicata evanescente dai consiglieri comunali di opposizione: sul piatto urbanistica ed edilizia, da tempo ambiti spinosissimi nelle cronache cittadine
Non sono soddisfatti i consiglieri comunali de “L’Altra Città” Angelo Sorcecchi, Germana Silvi, Quintilio Carpineti e Francesco Ducci che dopo aver scritto, tra gli altri enti, alla Corte dei Conti e alla Procura di Latina, per la vicenda dell’architetto Antonio Rocca assunto ai Servizi Tecnici dell’Ente, e poi dimessosi e infine ri-assunto per sole sei ore (i Consiglieri sostengono che l’architetto Rocca abbia rilasciato pareri e autorizzazioni dal suo predecessore negati), tornano a bomba su un’altra questione più precipuamente afferente al Servizio Urbanistica ed Edilizia Privata. Anche qui in ballo un incarico affidato nel 2015 dall’ex sindaco Tommaso Conti, e poi riconfermato nel 2017 da Mauro De Lillis, all’ormai ex Responsabile dell’Area Servizi Urbanistica ed Edilizia del Territorio, l’architetto Vincenza Ballerini.
La vicenda che ha poi riguardato l’architetto, dimessosi, nel 2018, è nota: trattasi di una villa costruita in località Sant’Angelo, dove era prevista solo una falegnameria (l’immobile è stato sequestrato e ne è stata ordinata la demolizione). Il pm Giuseppe Miliano della Procura di Latina, che ha incentrato la sua inchiesta sull’ipotesi di lottizzazione abusiva, ha ottenuto il rinvio a giudizio dell’architetto Ballerini insieme all’avvocato Luigi Civitella, proprietario dell’immobile, al progettista e direttore dei lavori Alvaro Sciaretta, al titolare della ditta edile che ha eseguito i lavori, Massimiliano Altobelli, e a Lidia Cioeta, agente della polizia locale. Ballerini e Sciarretta sono accusati, inoltre, di falso e l’architetto, insieme a Cioeta, anche di omessa denuncia di reato
Ecco allora che consiglieri di minoranza hanno scritto in una nota l’attacco politico al sindaco De Lillis, responsabile, a detta loro, di non rispondere nel merito riguardo alle tante ferite aperte della città sul versante urbanistico. Lo chiamano, infatti, i consiglieri comunali, l’affaire urbanistica e, considerati gli ultimi anni a Cori, qualcosa non deve essere andato per il verso giusto (ndr: si veda la lottizzazione “Collina degli Ulivi”) poiché, oltre all’episodio summenzionato che ha riguardato l’architetto Ballerini, i consiglieri passano in rassegna le altre questioni aperte di ambito edilizio. Al di là, questo sia detto, degli esiti penali.
LA NOTA – Decisamente deludenti le “non risposte” del Sindaco alle numerose argomentazioni che avevamo poste rispetto “all’affaire urbanistica”. De Lillis non prende posizione, glissa ed argomenta dei massimi sistemi mentre i tecnici da lui stesso assoldati scappano quando prendono in mano gli scottanti fascicoli relativi alla Pianificazione e all’Edilizia Privata.
È forse nostra invenzione cercare di capire cosa è accaduto in almeno nove casi che hanno attirato l’attenzione della Magistratura Ordinaria ed ora anche di quella Contabile (la Corte dei Conti) che ha chiesto delucidazioni in merito al ruolo ricoperto dall’allora RUP e Responsabile del Servizio Urbanistica ed Edilizia Privata assunta con decreto del Sindaco Conti n. 19 del 8.10.2015 e confermata, due anni dopo dal Sindaco De Lillis con decreto n. 22 del 04.08.2017 per un incarico di alta specializzazione in architettura (posizione giuridica D1, profilo professionale Istruttore Direttivo Tecnico) e titolare di Posizione Organizzativa dell’Area 5 Urbanistica ed Edilizia a conferma della grossa fiducia riposta nel suo operato fino alla rovinosa fuga, con dimissioni dall’incarico, del 2018?
Cosa pensa De Lillis di rispondere anche alla Corte dei Conti in maniera così superficiale, come ha risposto a noi stessi invece di enucleare il caso di ben due processi in corso con le accuse di abuso d’ufficio, falso e lottizzazioni abusive che vedono coinvolti direttamente anche autorevoli membri consiliari della sua maggioranza? Non è forse meritevole di spiegazioni il caso di altri tre procedimenti penali riguardanti due lottizzazioni abusive (Abitazioni all’interno di una ex Cava ed Eurospin) che hanno visto la chiusura delle indagini ed aspettano l’udienza preliminare ed un altro circoscritto ad una singola unità abitativa in montagna e per la quale è indagato per falso l’attuale responsabile dei Lavori Pubblici? Ed a proposito di ciò, come mai è stato ritirato dalla sua amministrazione il provvedimento disciplinare a suo carico? Cosa gli deve, in termini politici ed amministrativi si intende, a questo tecnico e all’altra dipendente della Polizia Locale graziata allo stesso modo? Stia tranquillo Sindaco, in attesa di una sua risposta scritta, che certamente sarà più dettagliata scriveremo noi, in quanto rappresentati dei cittadini coresi, alla Corte dei Conti in maniera precisa e puntuale su quanto avvenuto allegando il materiale di carattere Penale associato ai fatti effettivamente accaduti.
Sindaco deve uscire allo scoperto e dire a tutti i cittadini di Cori da quale parte sta, se da quella della legalità e della trasparenza, o da quella di chi tenta di mettere le mani sulla nostra Città.
D’altra parte se così non fosse, si sarebbe fatto promotore della costituzione di parte civile del Comune di Cori nei due processi attualmente in corso, almeno per il danno d’immagine subito dalla Città e non avrebbe sorvolato su quanto accaduto in questi mesi nell’area tecnica con incendi notturni, furti di pc e chissà, anche di documenti scottanti.
Il nostro non è un processo alle intenzioni ma una recensione di un film purtroppo già visto.