LIVELLI BARONALI, IL COMITATO: “ABBIAMO TERMINATO LE RICERCHE, ORA LA RESA DEI CONTI”

“Le ricerche sono terminate, siamo alla resa dei conti”, la nota del comitato che si batte contro i livelli baronali tra San Felice, Sabaudia e Terracina

“Il comitato “Basta ai presunti Livelli Baronali“, come previsto nelle sue finalità costitutive, è in grado di comunicare ai propri Soci che da alcuni giorni le ricerche documentali necessarie, le consulenze legali, i pareri notarili, oltreché in merito al diritto nazionale ed ai rapporti internazionali dell’Italia con paesi terzi per la parte di nostro interesse, sono terminati, fatti salvi eventuali aggiornamenti che potrebbero emergere con l’evolversi della problematica sui così detti “livelli sui terreni” e su alcuni diritti “enfiteutici urbani”.

In questa attività di ricerca, date le complesse interazioni presenti sul territorio, oltre a considerare i “presunti” Livelli, ci si è dovuti  rivolgere necessariamente a tutto il territorio di San Felice con parte di Sabaudia e Terracina, in cui si intrecciano le ulteriori problematiche degli Usi Civici, delle Terre Patronali, dei fondi ex enfiteutici a Terracina, delle Colonie Perpetue e finanche di alcune terre emerse dal mare.

Siamo coscienti che abbiamo colto un’occasione di studio e di procedura di acquisizione documentale in formato sia cartaceo che digitale che si è potuta realizzare solo grazie agli Archivi di Stato e gli altri enti privati assimilati, oltreché quelli Giudiziari i quali sono un patrimonio inestimabile ed importantissimo per la nostra storia, tanto da essere utilizzati da studiosi provenienti da tutto il mondo e ci pare grave che tali istituti pian piano a causa della carenza di personale si stiano spegnendo nell’indifferenza delle Istituzioni.

Stessa valutazione va fatta in merito ai documenti presenti presso gli archivi delle Conservatorie dei Beni Immobiliari oggi in carico all’Agenzia delle Entrate grazie ai quali è possibile valutare e verificare la presenza negli atti dei così detti livelli ed altri pseudo diritti atipici rimasti normativamente irrisolti  e che oggi soggiacciono alle più disparate interpretazioni giuridiche fintanto che non giungano all’attenzione della Suprema Corte.

Tutta questa attività di ricerca ha portato alle conclusioni che oggi consentono ai singoli proprietari di citare in giudizio degli eredi “Aguet” per far cancellare il Diritto del Concedente trascritto inopinatamente sui loro beni. Però, avendo sentore che il problema non è stato recepito nella sua gravità, vogliamo ancora una volta chiarire due semplici considerazioni :

Il problema dei così detti livelli ed altri pseudo diritti atipici rimasti normativamente irrisolti soggiacciono alle più disparate interpretazioni giuridiche e pertanto se la citazione in giudizio non viene impostata correttamente, si rischia di perdere la causa.

Per il nostro ordinamento giuridico (non del tipo Anglosassone) le sentenze sono “ad personam” e non costituiscono normativa a meno che i disposti non siano emessi dalla Cassazione In seduta a Sezioni unite e meglio ancora dalla Corte Costituzionale, pertanto specifichiamo che chi pensa che il problema non sia “ reale “ o “opportunisticamente  preferisce aspettare l’ azione legale degli altri non otterrà mai conseguentemente i benefici sperati.

Esortiamo ancora una volta i singoli cittadini a reagire e che si renda conto che  il problema, che di punto in bianco ha scoperto di avere, che gli “è stato addossato con la trascrizione sui beni” a sua insaputa, potrebbe derivare da una errata interpretazione dei presunti diritti feudali, basati, non su atti scritti e registrati che sono quelli che hanno una vera valenza giuridica, ma dal pregiudizio diffuso della loro esistenza e dalla manipolazione che ne sta derivando, con un concreto danno economico a coloro che ritengono che l’unica alternativa per risolvere la problematica, sia quella di affidarsi al sistema delle così dette “mediazioni” o simili, che accompagnano la vendita o la cessioni dei propri beni.

A tal fine, ribadiamo che per conoscere la propria situazione si debba avviare individualmente o attraverso un proprio tecnico di fiducia, l’ acquisizione documentale di base, necessaria  per l’approfondimento della singola problematica”.

Lo comunica, in una nota, il Comitato “Basta ai presunti Livelli Baronali“.

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