LIMITI RADIOFREQUENZE, FIRMATO PROTOCOLLO TRA ARPA LAZIO E CORECOM

Lombardi: “Un passo in avanti per contenere l’inquinamento elettromagnetico legato ad antenne o altri impianti”

Firmato oggi presso la sede della Giunta regionale il Protocollo d’Intesa tra Corecom e ARPA Lazio per il coordinamento delle attività di rispettiva competenza concernenti la vigilanza e la verifica sul rispetto delle norme vigenti relative ai tetti di radiofrequenze come compatibili con la salute umana.

Il documento è stato firmato alla presenza dell’assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, Roberta Lombardi, dalla Presidente del Corecom, Maria Cristina Cafini, e dal Direttore Generale di ARPA Lazio, Marco Lupo.

“Con questo protocollo andiamo a definire e istituzionalizzare la procedura per garantire il rispetto dei limiti delle radiofrequenze previsti dalle norme vigenti indicando nero su bianco quali sono le competenze di ciascun ente coinvolto. Vengono inoltre definiti i passaggi dell’iter da seguire nel momento in cui c’è una segnalazione da parte di un cittadino, Comune o altro ente locale su un’antenna o altro impianto, vicino alla propria abitazione o al proprio agglomerato urbano, volta a verificare se ci sia o meno un superamento dei limiti di radiofrequenze. Un passo in avanti verso il rispetto delle regole per contenere l’inquinamento elettromagnetico”, dichiara Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio.

“Nella società odierna assistiamo ad una proliferazione di antenne e impianti che emettono onde elettromagnetiche, e il Corecom, che per legge ha il compito di vigilare sul rispetto dei valori stabiliti dalla normativa nazionale e regionale per i tetti di radiofrequenze, considera fondamentale la firma di questo Protocollo che mira a rafforzare la collaborazione tra le istituzioni dando ai cittadini gli strumenti per sollecitare gli interventi in difesa dei diritti alla salute e all’ambiente”, dichiara la presidente del Corecom, Maria Cristina Cafini.

“Il settore della tutela ambientale è caratterizzato da un forte frazionamento di competenze che rende più complesso lo svolgimento delle funzioni istituzionali dei soggetti pubblici e che spesso può risultare anche difficile da comprendere. Questo protocollo rende più fluido e chiaro il rapporto fra soggetti che hanno un ruolo complementare nell’assicurare il rispetto dei limiti di emissione e consente alle amministrazioni coinvolte di rispondere efficacemente alle preoccupazioni dei cittadini”, dichiara il Direttore Generale di ARPA Lazio, Marco Lupo.

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