Licenze Ncc: si è concluso il processo di primo grado a carico del sindaco di Campodimele Roberto Zannella
Fu un caso finito all’attenzione della cronaca nazionale quello che ha coinvolto l’attuale primo cittadino di Campodimele Roberto Zannella. La formula passata all’attenzione dell’informazione era “un taxi ogni dieci abitanti”, una serie di licenze cosiddette facili rilasciate dall’amministrazione di Campodimele: 71 licenze per noleggio con conducente in un paesino che dai dati Istat fa appena 606 abitanti.
È per questo che, su impulso di una denuncia presentata dall’Amar, Associazione Nazionale Autonoleggiatori di Roma, che la Guardia di Finanza di Fondi ricostruì l’accaduto: un’indagine durata circa un anno che mise in luce un meccanismo per la concessione delle autorizzazioni in violazione delle norme del settore e che sfociò nel 2014 in 59 persone denunciate, quasi tutte originarie di Roma, per abuso d’ufficio e falso ideologico. Sequestrate anche le licenze stesse poiché, come recitava una nota della Guardia di Finanza, le autorizzazioni rilasciate dall’amministrazione comunale di Campodimele in relazione ad altrettante autovetture, affinché, a fronte di circa 50.000 euro di canoni di concessione complessivamente versati all’ente locale, potessero esercitare il servizio taxi. Solo che nessuno degli operatori con licenza campomelana svolgeva l’attività in loco, bensì a Roma dove i colleghi dell’Amar vedevano sfrecciare gli Ncc non capacitandosi della concorrenza sleale. Infatti, come evidenziato dai Finanzieri, i noleggiatori con conducente, invece di partire e tornare a Campodimele, a inizio e fine servizio, come prevedeva la normativa (o quantomeno partire e tornare da e nella provincia di Latina), si trovavano stabilmente a Roma. Il rinnovo delle licenze da parte del Comune di Campodimele, oltreché a far cassa, confermava solo l’irregolarità delle stesse.
A giugno 2016, dopo che i noleggiatori con licenza di Campodimele avevano ottenuto l’archiviazione dalla Procura di Latina, il Giudice per l’udienza preliminare di allora Matilde Campoli rinviò a giudizio il Sindaco di Campodimele Roberto Zannella con l’accusa di abuso d’ufficio e falso.
Il processo a carico del Sindaco Zannella, difeso dall’avvocato Panella, si è concluso ieri 23 marzo. Il Collegio dei Giudici del Tribunale di Latina, presieduto da Gian Luca Soana, lo ha condannato a 1 anno e 6 mesi per abuso d’ufficio e falso ideologico in ragione di tre autorizzazioni rilasciate infrangendo la legge. Per il primo cittadino anche diverse prescrizioni e assoluzioni riguardo ad altre autorizzazioni.
A essersi costituite nel processo come parti civili l’Associazione Tutela Legale Taxi e ad altre associazioni di categoria, tutte difese dagli avvocati Alessandro Marcucci e Salvatore Ruggeri. Le parti civili avranno diritto a un risarcimento che verrà stabilito in separata sede, oltreché alla liquidazione delle spese legali ammontanti in tutto a 10mila euro.
Ora, per quanto riguarda Zannella, dovrebbe scattare la Legge Severino con la sospensione dalla carica di Sindaco disposta dal Prefetto di Latina.
Intanto, a breve, inizierà, sempre presso il Tribunale di Latina e sempre per licenze Ncc “facili”, il processo a carico di amministratori ed ex amministratori di Lenola.