Licata passa all’Udc, Fiore: “Primo segnale di una compattezza mai ritrovata”. L’intervento della consigliera del Pd sull’ingresso nel partito centrista dell’ex della lista Celentano
“L’ingresso del consigliere comunale Emiliano Licata nel gruppo Udc è il chiaro segnale di una maggioranza scossa all’interno da grandi contraddizioni. La compattezza sbandierata in campagna elettorale e rivendicata una volta assunto il governo della città è solo esteriore: lo dimostra questo passaggio, deciso ad appena due mesi e mezzo dall’insediamento”.
Così Daniela Fiore, consigliera comunale del Partito democratico, commenta l’adesione di Licata al gruppo consiliare dell’Udc, comunicata questa mattina in conferenza stampa dall’ex consigliere della lista Celentano insieme ai colleghi del partito Maurizio Galardo e Nicola Catani e al coordinatore provinciale dell’Udc, Alessandro Paletta.
“Non convincono le spiegazioni date dall’ex civico Licata, – sottolinea Fiore – che parla di una scelta politica che non sposta di una virgola il sostegno all’amministrazione e al sindaco Celentano. Una scelta motivata dalla volontà di intraprendere un percorso politico e personale sposando i valori moderati dell’Udc, in cui il consigliere sente di riconoscersi maggiormente. Dov’erano quei valori quando ha scelto la lista con cui candidarsi per le amministrative? La verità è che la frammentazione del centrodestra esiste e disorienta un elettorato già abbastanza frustrato e sfiduciato”.
“Come partito di opposizione – conclude la consigliera del Pd – cogliamo questo passaggio come un’avvisaglia utile a capire quale sarà la direzione di quest’amministrazione nel prossimo futuro. Sotto le apparenze di concordia e unità, si nascondono una serie di nodi che la coalizione ha evitato di sciogliere durante la campagna elettorale e che potrebbero venire al pettine al momento dell’azione di governo. Già questo primo segnale non è incoraggiante”.
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