“Evidenziamo con rammarico che lo spirito della Lega nazionale non corrisponde a quello della Lega provinciale, focalizzata su obiettivi di breve e medio termine (vedi elezioni provinciali) e sempre più lontana dalla base e dai militanti. Quei militanti che con i gazebo, le raccolte firme, le tessere e tutte le attività politiche sul territorio, anche autotassandosi, hanno più volte dimostrato la loro passione, il loro entusiasmo e il loro attaccamento alla bandiera della Lega. Sentimenti che difficilmente si potranno riscontrare in chi, fino a ieri, ha portato avanti ideali e istanze opposti o antitetici e che ora abbraccia il progetto della Lega, non perché vi crede con fermezza, ma solamente perché attratto dalle percentuali importanti con cui è stimato il partito. Si tratta di personaggi con un lungo excursus politico alle spalle, in molti casi caratterizzato da insuccessi, che ora, agitando e sventolando la nuova bandiera, pensano di risorgere dalle proprie ceneri come l’araba fenice”.
Questa è la dichiarazione con cui due militanti della Lega pontina, Nicola Perrino e Olivia Costanzo, referenti del partito a Santi Cosma e Damiano e Castelforte, hanno rassegnato le loro dimissioni.
Abituati come siamo alle trasvolate oceaniche alla Lindbergh dei personaggi del panorama politico pontino, i due giovani hanno dimostrato coraggio e dignità. Lasciare un partito come la Lega all’apice dei consensi non è da tutti.
Un vizio, d’altronde, che può essere ravvisato in ogni soggetto politico del Belpaese dove le giravolte e le conversioni “mistiche” dei soliti noti in cerca di ribalta sono all’ordine del giorno. Trovano accoglienza, ovviamente, perché portano dei voti sicuri.
Si tratta di personaggi che attraggono i partiti e dai quali ne sono attratti, in un vaso comunicante di interessi reciproci. Così si vedono veri e propri cambi di maglia istantanei come, ad esempio, è capitato a Latina nel partito di Fratelli d’Italia dove, come fossimo al supermercato, è stato recentemente acquistato l’ex tutto Enrico Tiero (ultimo partito rappresentato Cuori Italiani di Quagliarello e Angelino Alfano, due fossili della politica tecnicamente parlando), con incorporato, alla maniera di un gadget, il suo fedele sodale di sempre, Gianluca Di Cocco.
Dopo un iniziale tentennamento (descritto dall’articolo di Latina Tu), i due giovani hanno trovato la forza di andare fino in fondo. Una notizia che non farà il giro del mondo, ma che vale molto di più dei giochini dei partiti in atto per accaparrarsi le ambite poltrone della Provincia di Via Costa.