“LE SEI ANIME DI UN FASCISMO ANCORA VIVO”, IL GIORNALISTA PIETRO ANTONELLI VINCE IL PREMIO LETTERARIO CITTÀ DI CASTELLO

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Pietro Antonelli
Pietro Antonelli

Il premio letterario Città di Castello, giunto alla XIV edizione, è riservato a opere inedite di narrativa, poesia e saggistica. Nella sezione saggistica tra i settantadue partecipanti c’era appunto Pietro Antonelli.

“LE SEI ANIME DI UN FASCISMO ANCORA VIVO”

È questo il titolo del libro di Pietro Antonelli.

L’autore ricostruisce la storia del fascismo attraverso l’analisi degli aspetti umani e caratteriali di numerose figure protagoniste del primo e secondo dopoguerra. L’originalità dell’opera è proprio quella di approcciarsi alla narrazione storica tenendo in grande considerazione i suddetti aspetti, che, secondo Pietro Antonelli, incidono significativamente sul corso degli eventi.

Così facendo Pietro Antonelli arriva a delineare sei anime del fascismo. Si tratta quindi di una analisi molto approfondita e interessante, sicuramente in grado di stimolare un dibattito.  

La prefazione del libro, che si caratterizza per una scrittura estremamente scorrevole, è di Sandro Neri, Direttore de “Il Giorno” di Milano.

LA GIURIA

La serata finale si è svolta sabato 24 ottobre. Purtroppo, per via dell’emergenza Covid-19, era presente solo la giuria ma non i trenta finalisti (dieci per sezione).

La giuria, presieduta dal regista e critico teatrale Alessandro Quasimodo, era composta da: Osvaldo Bevilacqua, giornalista e conduttore di programmi televisivi; Maria Borio, scrittrice e ricercatrice; Anna Kanakis, attrice e scrittrice; Alessandro Masi, segretario generale società Dante Alighieri; Luciano Monti, docente alla LUISS di Roma; Claudio Pacifico, ambasciatore d’Italia e scrittore; Antonio Padellaro, giornalista e scrittore; Francesco Petretti, scrittore e autore di documentari; Marinella Rocco Longo, docente all’Università degli Studi Roma Tre; Giovanni Zavarella, giornalista e critico letterario.   

PIETRO ANTONELLI

Pietro Antonelli, 62 anni e due figli di 33 e 26 anni, si è laureto nel 1982 in Scienze Politiche presso l’Università La Sapienza di Roma.

Dal 1988 è giornalista pubblicista, attività esercitata sempre con passione, libertà e indipendenza, e in oltre trenta anni di professione ha fondato diversi periodici locali a Latina, Siena e Verona e collaborato con testate nazionali a Milano e Roma. In particolare, per quanto riguarda Latina, ricordiamo “Dossier” e “La Piazza” (successivamente denominata “Il Settimanale di Latina”)

Nel 2017 ha pubblicato con una casa editrice di Latina il libro “Latina-Littoria, la città di nessuno”, un’indagine sulla nascita di Littoria e lo sviluppo di Latina nel dopoguerra.   

Dal 2014 ha iniziato a dividersi tra l’Italia e il Regno Unito, dove sua moglie è docente presso la Loughborough University. Dal 2018 è stabilmente residente nel cuore dell’Inghilterra, nell’East Midlans.

A Pietro Antonelli vanno i sentiti rallegramenti da parte di Latina Tu per l’importante riconoscimento.

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