LE OPERAZIONI DI TUTELA DELL’AMBIENTE MESSE IN CAMPO SUL LITORALE LAZIALE

Prosegue l’azione di contrasto svolta dagli uomini del ROAN di Civitavecchia ai fenomeni di illegalità in materia di ecologia ed ambiente

Il Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia svolge una costante azione di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino. Dall’inizio dell’anno il dispositivo aeronavale del ROAN ha assicurato una vigilanza dello spazio marittimo di competenza regionale con oltre 8 mila ore di navigazione e più di 350 ore di volo svolte nell’arco delle 24 ore, festività comprese, nel corso delle quali sono stati eseguiti 166 controlli sulla pesca, che hanno portato alla verbalizzazione di 227 soggetti, al sequestro di 24 attrezzature da pesca ed all’irrogazione di 52.000 euro di sanzioni amministrative.

In particolare negli ultimi giorni, attraverso un assiduo controllo del mare costiero, sono stati eseguiti numerosi sequestri di ricci di mare, per un totale di 12.200 esemplari che, una volta sottratti ai pescatori di frodo, sono stati prontamente rigettati in acqua per consentire la ripopolazione delle preziose colonie marine. I controlli proseguiranno anche nei giorni a seguire e si intensificheranno soprattutto nel periodo prenatalizio in cui maggiore è la domanda sul mercato ittico del pregiato echinoderma. A tal proposito, giova ricordare un servizio svolto proprio nella notte tra il 31 dicembre 2021 ed il 1° gennaio 2022 dagli uomini della Stazione Navale di Civitavecchia, allorquando sono stati sorpresi 2 pescatori di frodo che avevano appena depredato circa 9 mila ricci di mare con l’ausilio di autorespiratori ad aria in violazione alla vigente normativa che prevede un numero massimo di 50 esemplari per ciascun pescatore.

Nel mese di ottobre i militari della Sezione Operativa Navale di Roma hanno sorpreso cinque soggetti intenti nella pesca di frodo: per loro sono scattate sanzioni amministrative per complessivi €. 10.000 ed il sequestro dell’intero pescato, consistente in 155 Kg. di polpi, tutti rigettati in mare in quanto ancora vivi. Sempre in questo settore, la Stazione Navale di Civitavecchia ha sequestrato 188 attrezzi da pesca consistenti in trappole per polpi non in regola con la vigente normativa: peraltro questa tecnica, oltre a recare danni all’ambiente marino, costituisce, se priva della prevista segnaletica, un pericolo per la navigazione.

Particolare attenzione è stata rivolta al problema della pesca a strascico, fenomeno che distrugge i fondali di posidonia, pianta sottomarina di estrema importanza per l’ecosistema, non solo perché produce ossigeno, ma anche perché costituisce un habitat ideale per la flora e la fauna marina del Mediterraneo. Nei giorni scorsi, la Sezione Operativa Navale di Anzio ha sorpreso un peschereccio che, nottetempo, era intento ad esercitare la pesca sottocosta, a distanza non consentita, inferiore alle 3 miglia dal litorale costiero ed in bassi fondali, che ha portato ad irrogare una sanzione amministrativa di €. 4.000, unitamente al sequestro della rete e del pescato, successivamente donato, dopo i previsti controlli sanitari, ad un ente di beneficienza.

L’attività di tutela ambientale si sviluppa anche sul territorio, grazie all’impiego dell’elicottero AW139 della Sezione Aerea di Pratica di Mare che, giorni orsono, ha collaborato con i militari del Comando Provinciale di Perugia: proprio grazie all’avvistamento dell’elicottero è stato possibile individuare un’area di 650 mq. con 78 carcasse di autovetture in disuso, classificate come rifiuti tossici e pericolosi.

Il Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia continua il suo impegno in molteplici settori di servizio, in piena sinergia con i Reparti territoriali della Guardia di Finanza, a garanzia dell’economia legale e della tutela dell’ambiente, a favore dei cittadini onesti della Repubblica Italiana.

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