LAZIO, ZINGARETTI SI CANDIDA IN PARLAMENTO. FDI: “MAGGIORANZA PD-M5D NON C’È PIÙ, SI DIMETTA SUBITO”

Zingaretti
Nicola Zingaretti

Tempo di elezione anche in Regione Lazio. L’amministrazione Zingaretti è al capolinea: il Governatore a disposizione della candidatura

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, apre alla candidatura in Parlamento e poi chiarisce che non si dimetterà fino a quando non sarà eletto. “Dopo l’eventuale elezione al Parlamento – ha detto Zingaretti  durante un’intervista a Radio Anch’io – la legge lo prevede per l’incompatibilità. Non mi dimetto subito per non scaricare sul governo regionale e sui cittadini del Lazio fibrillazioni e crisi che non dipendono da noi, ma dal quadro politico nazionale”.

Per quanto riguarda l’alleanza laziale col Movimento 5 Stelle (PD e M5S governano insieme in Regione), per Zingaretti “non ci sono in questo momento le condizioni per allearci: verrebbe meno la credibilità di una proposta politica a questo punto”. Una dichiarazione che è poi è stata precisata dal Presidente del Lazio ma che non smentisce un quadro politico diverso anche per il Lazio con le inevitabili ripercussioni: “Malgrado una oggettiva crisi nazionale della maggioranza parlamentare, nel Lazio c’è una maggioranza larga e unita da un programma che sta attuando tutti i giorni a favore delle famiglie, delle imprese e della nostra comunità”

A fare da contraltare a Zingaretti, è arrivato subito il gruppo regionale di Fratelli d’Italia che ha colto l’occasione di chiedere le elezioni regionali subito: “Con le dichiarazioni rilasciate questa mattina Zingaretti manda definitivamente alla deriva la scialuppa M5s che ha salvato dal naufragio la sua ridottissima maggioranza e gli ha consentito di tenersi stretta la poltrona di via Colombo”.

“Una volta di più – prosegue la nota di Fratelli d’Italia – l’ormai ex presidente del Lazio non smentisce la sua celeberrima volubilità politica. Ancora qualche giorno fa esaltava le magnifiche sorti del Campo Largo in Regione, oggi pressato dagli eventi e da una prospettiva elettorale tutt’altro che favorevole al Pd, ma al tempo stesso rassicurato dalla candidatura paracadute in un collegio sicuro per sé, molla gli alleati ormai scomodi al loro destino. Arrivati a questo punto, per rispetto dell’istituzione e per correttezza nei confronti dei cittadini del Lazio, – concludono da Fratelli d’Italia – prenda atto che non ci sono le condizioni politiche per mantenere in vita questa Consiliatura“.

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