L’AZIENDA “VOLA” CROCE DELL’AMMINISTRAZIONE DI ROCCAGORGA: REVOCATO INCARICO LEGALE A MIGNANO

Comune di Roccagorga
Comune di Roccagorga

La Giunta municipale di Roccagorga revoca la delibera che conferiva l’incarico legale per il recupero crediti e una verifica economico-gestionale dell’Azienda Speciale Vola

La delibera della discordia risale al 9 maggio: “Conferimento incarico legale al fine della verifica della situazione economica, patrimoniale, gestionale dell’azienda Speciale “VOLA” e recupero crediti“. L’avvocato scelto dall’amministrazione era Giacomo Mignano, attuale Commissario dell’Ordine degli Avvocati di Latina.

Giacomo Mignano
Giacomo Mignano

Un provvedimento che è diventato un’occasione presa al volo dalla consigliera di minoranza di Forza Italia, ex assessore nella Giunta Piccaro, Lubiana Restaini, per denunciare urbi et orbi le criticità di questo questo conferimento.
Restaini, con il dente avvelenato per il siluramento dalla Giunta (anche se la consigliera di Forza Italia, a differenza di quanto dichiarato dal sindaco, dice di essere stata lei ad aver rimesso le deleghe da Assessore), ha evidentemente deciso di non farne passare una al Sindaco e agli Assessori un tempo suoi colleghi di maggioranza. Che si tratti di regolamenti interni è chiaro. Che il nome di Mignano, professionista apprezzato e stimato in provincia, sicuramente vicino a un altro centro-destra, abbia infuocato Forza Italia?

Ad ogni modo, la consigliera di Forza Italia, in una nota, aveva avanzato alcuni punti che arrivavano al risultato di stabilire che la delibera afferente all’Azienda Speciale era, per lei, illegittima: assenza di una procedura comparativa per la scelta del miglior contraente; nomina politica di Mignano invece che lasciare il compito del conferimento al responsabile di servizio; assenza del contratto e del progetto di parcella obbligatorio; danno erariale (tanto è che Restaini ha inviato la sua nota anche alla Corte dei Conti); Giunta Comunale che si sostituisce al Revisore dei Conti dell’Azienda e al responsabile finanziario per l’esercizio del controllo analogo; affidamento non previsto dal Documento Unico di Programmazione del Comune.
Infine, secondo Restaini, “la cosa è ancor più grave che avvalora l’illegittimità denunciata è rappresentata dell’omissione del “visto il parere contabile negativo” ai sensi dell’art. 49 comma 1 del Tuel del responsabile finanziario e il parere sfavorevole della Responsabile Affari Generali, rilasciato in data 08.05.2020“.

Insomma spunti da cahiers de doleances corposi che, direttamente o indirettamente, qualche effetto lo hanno sortito tanto è che, il 3 giugno, la Giunta Piccaro ha revocato in autotutela la delibera che conferiva all’avvocato Mignano, dando atto che l’incarico era stato deliberato d’urgenza, pur con pareri non favorevoli espressi dai rispettivi responsabili dei servizi interessati. Ecco perché la Giunta dovrà procedere “all’approvazione di un regolamento per la disciplina di incarichi ad esperti esterni, quale appendice al Regolamento Comunale degli Uffici e dei Servizi“, in modo da mettere a sistema i conferimenti.

azienda vola

Esulta, quindi, la consigliere forzista Restaini ma neanche adesso ritiene che la Giunta abbia operato nella giusta maniera.

E allora, con una nota altrettanto corposa, spiega che, secondo lei, la Giunta “solo dopo aver interessato la Procura della corte dei Conti, fa marcia indietro e revoca la ormai famosa delibera“.
Potrei ritenermi soddisfatta per aver dimostrato l’illegittimità riconosciuta con l’atto di revoca – incalza la consigliera -, ma in effetti la cosa è ancora più grave per diversi motivi. La Giunta Comunale ha votato a favore del conferimento dell’incarico legale” – ma secondo Restaini – “si sono accorti che questi pareri non erano affatto di regolarità tecnica né contabile, ma erano sfavorevoli e se erano allegati alla delibera perché non risultano pubblicati unitamente alla delibera stessa?”

In particolare – continua – visto che il responsabile dell’area affari generali, svolge anche il ruolo di vice segretario, che dovrebbe comporre gli atti di giunta per la deliberazione, e garantire la correttezza formale oltre che di sostanza legale, ha informato i poveri assessori del proprio parere negativo? O è stato modificato dopo che il responsabile finanziario ha dettagliato le motivazioni di legge che di fatto impedivano un parere positivo? Se invece la Giunta ed il Sindaco ritenevano, nonostante i parere negativi espressi , di adottare comunque la delibera per affidare l’incarico legale, cosa legittima, perché dopo 25 giorni si corre a revocare l’atto deliberato, smentendo se stessi, ed avvalorando la tesi della illegittimità?

La delibera n. 39 del 03.06.2020 di revoca è la toppa peggio del buco! – prosegue – Si fa riferimento all’art.57, comma 1 del Regolamento Comunale sull’ordinamento dei beni e servizi, approvato nel lontano 2002, non se ne aveva contezza il 09.05.2020, che prevede “per il conferimento di specifici obiettivi predeterminati, previsti nei programmi amministrativi, ove non siano presenti all’interno dell’ente figure dotate di particolare ed elevate competenze tecnico professionali, è previsto il ricorso a collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità” per giustificare una falsità ideologica!

Quali sarebbero gli specifici obiettivi predeterminati, previsti nei programmi amministrativi? – si chiede Restaini – Non mi sembra che nel programmi amministrativi, fosse elencata una “due diligence” sull’azienda speciale VOLA, dopo che per un anno il delegato incaricato non ha fatto nulla per l’Azienda speciale VOLA, dopo che è stato confermato per 9 mesi tutto il management individuato dalla precedente amministrazione? E come si fa ad affermare che non sono presenti all’interno dell’ente figure di particolari ed elevate competenze tecnico professionali? Nell’Ente è presente una Responsabile Affare Generali, Laurea in legge, al pari del consulente che si voleva incaricare, è affidata l’area Vigilanza ed addirittura il ruolo di Vice Segretario f.f., per un segretario che non esiste, a cui si è riconosciuta un’indennità economica di posizione triplicata! Un responsabile del Settore Finanziario, con tanto di Laurea in Economia con 110 e lode, iscritto all’Albo degli OIV , richiesto come consulente in altri Comuni, esperto conoscitore di bilanci pubblici e che svolge per la funzione nel comune, anche l’attività di controllo sull’Azienda Speciale! La Corte dei Conti – Sez. Centrale precisa che: “l’amministrazione deve previamente accertare l’impossibilità oggettiva di utilizzare le proprie risorse umane“.

Lubiana Restaini
Lubiana Restaini

Il regolamento che disciplina gli incarichi ad esperti esterni – conclude – è una competenza specifica del Consiglio Comunale e non un appendice e per le collaborazioni esterne si deve fare espresso riferimento allo Statuto Comunale vigente. Dal punto di vista procedurale, il D.lgs. 267/2000 ha previsto, proprio per la sua importanza e strategicità, un duplice passaggio del regolamento negli organi collegiali. Rientra tra le competenze del Consiglio comunale l’approvazione dei criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi. La Corte dei Conti è intervenuta autorevolmente sui presupposti di legittimità per il ricorso ad incarichi di collaborazione che sono specificamente enucleati dall’art. 7 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, come a più riprese modificato. La linea interpretativa restrittiva è, peraltro, costante, in quanto, in un’ottica di contenimento dei costi e di valorizzazione delle risorse interne, le amministrazioni pubbliche devono svolgere le loro funzioni con la propria organizzazione e con il proprio personale e solo in casi eccezionali e negli stretti limiti previsti dalla legge possono ricorrere a personale esterno! Vigileremo attentamente per evitare che l’atto di revoca si trasformi da incarico legale illegittimo a “collaborazione esterna” per la stessa persona!

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