LAVORO, SUD PONTINO. PC: “ANCORA SFRUTTAMENTO”. LA TELEFONATA TRA UNA GIOVANE E UN DATORE

La telefonata registrata tra un’aspirante addetta al servizio ristorazione e una struttura ricettiva locale diffusa dal Partito Comunista di Gaeta 

“Condividiamo l’ennesima registrazione di denuncia dello sfruttamento stagionale sulle spiagge del Sud Pontino. Questa volta la telefonata è tra un’aspirante addetta al servizio ristorazione e una struttura ricettiva locale. La paga offerta è di 35 euro per 8 ore giornaliere lavorative, poco più di 4 euro l’ora, la registrazione inizia subito dopo l’offerta economica e rivela subito molti dei problemi già rilevati dalle tante inchieste operaie portate avanti negli ultimi 10 anni: contratti che non coprono tutte le ore lavorative, niente tredicesima, quattordicesima, tfr, etc. (senti l’audio di seguito).

Dai dati pubblicati sul nostro sito https://comunistigaeta.blogspot.com/2022/04/report-triennale-sullo-sfruttamento.html sappiamo che non si tratta di un caso isolato, bensì della triste normalità a cui devono sottostare tanti lavoratori di ogni età, non più solo giovani in pausa dagli studi. I dati mostrano che anche nei casi minoritari in cui viene stipulato un regolare contratto quasi mai esso viene rispettato, rimanendo in una sfera di totale illegalità in quanto a retribuzioni, ore effettive di lavoro, demansionamento.

Grazie anche al lavoro svolto in questi anni dalla Sezione Mandolesi, oggi c’è chi ha alzato la testa e ha denunciato lo sfruttamento del settore e aperto percorsi vertenziali.

Il problema però è soprattutto politico prima ancora che culturale e per cambiare davvero ci si trova a dover lottare contro un conglomerato di interessi di parte che coinvolge padroni, amministratori, istituzioni e finanche ormai la criminalità organizzata.

Sproniamo dunque chiunque altro si ritrovi in condizioni di lavoro da “schiavo post moderno” a inviarci denunce e segnalazioni, in modo da far prendere coscienza sempre a più lavoratori, che hanno diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del proprio lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a loro e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa, come sancito dall’art. 36 della Costituzione Italiana”. 

Così in una nota il Partito Comunista di Gaeta sezione “Mandolesi”.

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