LATINA, VIA DEL LIDO 60: SCATTA UNA NUOVA ORDINANZA DI DEMOLIZIONE PER ABUSIVISMO EDILIZIO

Via del Lido 60
Via del Lido 60

Ancora un’ordinanza di demolizione da parte del Comune di Latina indirizzata per opere abusive in uno degli appartamenti siti in Via del Lido 60

L’ordinanza, come le precedenti, è rivolta al proprietario dell’appartamento dove sono stati commessi gli abusi edilizi e ai costruttori (la famiglia Corica) più i tecnici che lo hanno realizzato.

A firmare la determinazione è ancora una volta Umberto Cappiello, Dirigente “Politiche e Servizio di Gestione e Assetto del Territorio” del Comune di Latina, sulla scorta dell’informativa della Polizia Municipale del 10 luglio 2017, una delle tre già utilizzate per emettere il provvedimento del 13 febbraio. Leggi qui l’approfondimento di Latina Tu.

Come per le altre ordinanze, ad essere contestate dal Comune sono misure sballate e alcune particolarità del “fabbricato” estranee alla normativa. “Al piano terzo (locali tecnici), ancorché l’altezza interpiano è pari a ml 2,44 anziché ml 2,20, insistono i locali deposito come da titoli abilitativi sopra esposti, realizzati con tamponatura in legno e non in muratura – scrivono nell’ordinanza dal Comune – Sono state rilevate suppellettili (tavoli, divani, mobili vari) non idonei all’utilizzo esterno. Inoltre sono state riscontrate tracce di chiusure parziali, deducibili dalla pavimentazione, dal tipo di finiture e dalla presenza di una scossalina metallica sul solaio di copertura a chiusura di eventuali tracce di preesistenti infissi e coincidenti con la pavimentazione a terra in parquet, oltre alla presenza di impianto elettrico, termoidraulico, TV e citofonico. Al momento dell’accesso tali sopracitate chiusure non erano comunque presenti“.

Altro motivo valido per l’ordinanza di demolizione è che “non vi sono accessi dal piano terzo al piano di copertura“.

Il complesso in Via del Lido 60 è di particolare rilevanza poiché rientra nell’inchiesta Arpalo e nel processo in corso di svolgimento: tra le ipotesi dell’accusa c’è anche quella del riciclaggio realizzato dal sodalizio di Pasquale Maietta. Ripulire i soldi per investirli in operazioni immobiliari.

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