LATINA, STRADE DEGRADATE. M5S: AMMINISTRAZIONE COLETTA CONTINUA A RINCORRERE L’EMERGENZA

RATTOPPO

Rifacimento stradale a Latina: “il M5S Latina prende atto che, nonostante i cinque anni di amministrazione Coletta, nella nostra città i lavori di rifacimento del manto stradale continuano ad essere eseguiti con la stessa approssimazione delle precedenti amministrazioni”

LA NOTA – Sia le vie principali che ancor più quelle secondarie vengono infatti  lasciate ammalorare senza che vi sia una vera e propria programmazione degli interventi manutentivi. Si continua a rincorrere l’emergenza, limitandosi il più delle volte a rimuovere la parte superficiale del tratto d’asfalto danneggiato, per poi stendere la classica “leccata” di catrame di pochi centimetri. Negli interventi più rapidi ci si limita al solito rattoppo alla bell’e meglio, che torna in breve tempo a rappresentare un pericolo per automobilisti e malcapitati passanti.  La conseguenza è facile immaginarla poiché, quando va bene, il danno lo subiscono pneumatici e cerchioni che, se pur riparabili, hanno comunque un costo. In sintesi, il concetto “prevenire è meglio che curare”, per Latina Bene Comune sembra essere un’utopia.

La situazione è andata aggravandosi negli anni, anche per via del cambiamento climatico, che ha provocato un aumento delle temperature estive e maggiori precipitazioni atmosferiche; ma il colpo di grazia è verosimilmente attribuibile ai vari cantieri stradali, a volte forse poco noti all’amministrazione stessa, che troppo spesso vengono chiusi con il ripristino sciatto del relativo manto stradale. 

Ma se all’estero o in altre città italiane la situazione appare più rosea è evidente che le relative “buone pratiche”, che in ben cinque anni si sarebbero potute semplicemente “copiare e incollare” anche nel nostro comune, non sono state neppure prese in considerazione.

È lampante che a Latina  occorrerebbe un intervento radicale su tutta la rete stradale urbana, con un rifacimento dell’intero manufatto stradale partendo dalle basi. Ma un intervento del genere risulterebbe troppo oneroso per l’amministrazione; dunque di ardua realizzazione nel giro di un solo mandato sindacale. Esso potrebbe realizzarsi solo in seguito ad una lungimirante programmazione sul medio-lungo periodo (15-20 anni). Inoltre, sarebbe indispensabile l’adozione di un rigido controllo delle opere cantierate, con penali e applicazione di un “DASPO” per le ditte ritenute inadempienti o colpevoli della realizzazione di opere non a regola d’arte. Mentre nella nostra città un modus operandi del genere sembra essere un miraggio, non è così in quei comuni italiani che hanno fatto ricorso al servizio denominato GLOBAL SERVICE. Infatti, in queste città, la gestione e manutenzione della rete stradale appare essere sensibilmente migliorata. Detto servizio non è altro che una forma di contratto di esternalizzazione, attraverso cui un ente pubblico o privato affida una serie di attività di gestione e manutenzione a un unico soggetto qualificato; il quale, pena la mancata riscossione dei propri canoni, è tenuto al costante controllo delle norme contrattuali delle ditte a cui vengono appaltati i lavori di manutenzione stradale. In questo modo, il ricorso al “rattoppo verrebbe drasticamente ridotto a beneficio dell’amministrazione e in particolare della cittadinanza tutta, che con il tempo potrà finalmente usufruire di una rete stradale all’altezza di un paese europeo.

Dunque, perdete ogni speranza o voi che entrate nella città di Latina poiché, parafrasando uno degli slogan elettorali sfornati da Latina Bene Comune nel 2016, “il rattoppo è contagioso” e l’epilogo è quasi scontato, ovvero lo sperpero di denaro pubblico. Il ripascimento morbido di Capo Portiere, spazzato via nell’arco di una mareggiata, ne è stato l’ultimo imbarazzante esempio.

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