Oggi, 10 febbraio, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina, guidati dal tenente colonnello Antonio De Lise, hanno notificato, un decreto di applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza emesso dalla Sezione III Penale, Sezione specializzata – misure di prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina, ad un 40enne di Latina, Massimiliano Tartaglia, ritenuto pericoloso in quanto soggetto che vive abitualmente con i proventi di attività delittuosa e dedito alla commissione di reati che pongono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica.
L’attività di indagine, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo sotto la direzione della Procura pontina, ha consentito di dimostrare come l’uomo, sin da quando era appena maggiorenne, quasi senza soluzione di continuità, sia stato una persona dedita ad attività delittuosa quali reati contro il patrimonio, in materia di armi e di stupefacenti.
Il provvedimento obbligherà il giovane, per i prossimi 2 anni, a non allontanarsi dal comune di residenza o abituale dimora, a non uscire dalla propria abitazione nell’arco orario compreso dalle 21.30 alle 06.30, a darsi immediatamente alla ricerca di un lavoro ed a non associarsi a persone che hanno subìto condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione.
Lo scorso luglio, Tartaglia è stato condannato per aver messo in piedi al Nicolosi una piccola piazza di spaccio. Il 40enne è persona nota alle forze dell’ordine e alle cronache giudiziarie, condannato nel 2022 nell’ambito del processo scaturito dall’operazione Movida che ha visto coinvolti i figli del boss del Gionchetto, Giuseppe “Romolo” Di Silvio, tra armi, spaccio e estorsioni.