Nel pomeriggio di ieri, 25 novembre, il personale della Polizia di Stato della Seconda Sezione della Squadra Mobile, ha dato esecuzione ad un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Latina, per il reato di maltrattamenti in famiglia, nei confronti del cittadino marocchino L.A., classe 86, pregiudicato, in attesa di regolarizzazione sul territorio italiano.
La delicata indagine è scaturita da una prima segnalazione dell’Autorità Giudiziaria ai Carabinieri di Latina la settimana scorsa, seguita poi dalla denuncia formalizzata in Questura sabato 23 novembre dalla compagna del fermato, anche lei di origini marocchine e titolare di carta di soggiorno per stranieri. La donna ha permesso di ricostruire una serie di condotte violente consumate da tempo tra le mura domestiche poste in essere dall’indagato, sia nei confronti della compagna sia nei confronti della figlia minore della coppia.
In tale contesto di sottomissione, la donna ha trovato la forza di palesare la situazione di grave disagio fisico e psichico cui era sottoposta da tempo. Al culmine dell’ennesima lite violenta verificatasi nel primo pomeriggio di sabato scorso in presenza dei figli minori, l’uomo le scagliava contro una bottiglia grande di acqua, colpendola alla spalla. A quel punto la compagna di questo uomo violento ha deciso di richiedere l’intervento della Polizia mentre il compagno nel frattempo si allontanava a bordo dell’autovettura di proprietà della stessa donna. Accompagnata in Questura, denunciava i fatti raccontando tutti gli episodi di violenza che si sono verificati durante la convivenza con il compagno, nei confronti del quale ha espresso un evidente timore di ulteriori e più gravi aggressioni fisiche, tanto da decidere di lasciare la propria abitazione portando via con sé anche le figlie minori.
A tal proposito è stato attuato il protocollo previsto in tali per le “vittime vulnerabili”, interessando un centro anti-violenza ed i servizi sociali del Comune di Latina, tanto che la donna veniva è stata collocata in via d’urgenza presso una struttura protetta insieme alle sue bambine.
I gravi episodi delittuosi accertati e reiterati nel tempo indicati nell’informativa inoltrata alla locale Procura della Repubblica, hanno convinto il Procuratore Aggiunto Dr. Carlo Lasperanza ad emettere un decreto di fermo a carico dell’indagato, al fine di interrompere la sua condotta di inaudita violenza e nel timore che lo stesso potesse allontanarsi clandestinamente dal territorio italiano. A seguito di mirati accertamenti l’uomo è stato rintracciato mentre stava rientrando presso la propria abitazione, quindi accompagnato in Questura per le formalità connesse all’esecuzione del provvedimento restrittivo, ed infine condotto presso la Casa Circondariale di Latina.