LATINA, PICCHIATO IN DISCOTECA PER UN SELFIE CON UNA RAGAZZA: SCATTA IL DASPO PER TRE GIOVANI

Volante della Polizia in zona movida
Volante della Polizia in zona movida

Responsabili di aggressione all’interno di una discoteca del lungomare di Latina. Per i tre responsabili scatta il Daspo Urbano

La Questura di Latina prosegue nella specifica attività di monitoraggio dei fenomeni violenti commessi nei luoghi della movida e dei locali pubblici della Provincia, che ha consentito al Questore di Latina di applicare le nuove forme di DASPO introdotte dall’ultimo “Decreto Sicurezza” riguardanti il mondo della movida e dei locali pubblici.

Sono stati infatti adottati tre provvedimento di Daspo Urbano nei confronti di altrettanti giovani pontini che, nella notte dell’11 agosto 2022, per futili motivi si resero responsabili di un’aggressione ai danni di un altro giovane, “colpevole” di aver scattato un selfie con la fidanzata di uno dei tre. Nella circostanza venne colpita anche la sorella intervenuta a difesa del familiare.

I tre aggressori furono quindi denunciati per i reati di minacce, percosse e lesioni in concorso. E proprio per arginare i sempre più frequenti casi di violenza in luoghi di incontro o svago, vengono azionati tutti gli strumenti già utilizzati contro gli ultrà in ambito sportivo, come appunto quello di impedire a giovani che si rendono autori di violenze in zone con numerosi locali pubblici e ad alta frequentazione, di stazionare nelle vicinanze dei locali pubblici per un periodo da sei mesi a tre anni, in analogia appunto per i soggetti colpiti dal DASPO sportivo.

I tre destinatari del Daspo Urbano, aventi rispettivamente 20, 19 e 18 anni, sono sottoposti al divieto, per due anni, di frequentare locali pubblici o aperti al pubblico destinati alla somministrazione di alimenti e/o bevande quali pub, taverne, bar e ristoranti nonché locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, locali da ballo, ed affini ricadenti nell’area del lungomare del Comune di Latina (LT). In caso di violazione i destinatari rischiano la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

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