LATINA, LA RIUNIONE DEI MEDIATORI: “COSÌ DECONGESTIONIAMO LE CAUSE IN TRIBUNALE”

La riunione è stata coordinata dall’avvocato Gianluca Marchionne in sinergia col commercialista Dott. Gianfranco Castellano, entrambi rappresentanti di Concormedia, sede di Latina

Una modalità di risoluzione delle controversie alternativa al  tribunale, un modo per decongestionare le procedure giudiziarie. Questo è il ruolo del mediatore, che ha il preciso compito di aiutare le parti a risolvere la controversia senza dover ricorrere alla causa in tribunale; dunque una procedura stragiudiziale, che ricordiamo, è obbligatoria per alcune materie stabilite dalla norma.

Così, ieri presso l’Osteria Nicolosi a Latina si sono riuniti quasi 100 professionisti tra avvocati e commercialisti di Latina e provincia per dibattere attorno al ruolo del mediatore, con la presenza straordinaria del presidente regionale di Unindustria Fausto Bianchi, dell’assessore all’urbanistica Annalisa Muzio e del vicesindaco Massimiliano Carnevale, questi ultimi entrambi avvocati.

La riunione è stata coordinata dall’avvocato Gianluca Marchionne in sinergia col commercialista Dott. Gianfranco Castellano, entrambi rappresentanti di Concormedia, sede di Latina, per lanciare e presentare questo organismo di mediazione e camera arbitrale riconosciuto dal Ministero, ed il loro team formato da 10 professionisti (Dott. Gianfranco Castellano, Avv. Gianluca Marchionne, Avv. Mario Bompan, Avv. Benedetto Paolo Faralli, Avv. Alessandro La Viola, Avv. Daniele Marini, Avv. Eleonora Della Penna,  Dr.ssa Barbara di Toppa, Dott. Antonio Forcina, Dott. Sebastiano Gobbo) .

“Sono entusiasta della squadra che si è formata nell’organismo di cui mi pregio essere il fondatore della sede di Latina; credo fermamente nella mediazione, come mezzo di risoluzione alternativo delle controversie, e come metodo deflattivo del carico di lavoro eccessivo della nostra giustizia. Anche il legislatore, con la riforma cartabia, ampliando le materie oggetto di mediazione, ha voluto agire in tal senso”, precisa il Dott. Gianfranco Castellano. “Siamo partiti a febbraio dello scorso anno con dei corsi formativi per istruire e arricchire le performance professionali degli avvocati e dei commercialisti che vi hanno preso parte. L’auspicio è quello di avere maggior professionalità al servizio dei cittadini, in modo da poter risolvere controversie al di fuori delle aule dei tribunali, in modo tempestivo per le parti” sottolinea l’avvocato Gianluca Marchionne, nominato responsabile del team dei mediatori di Concormedia sede di Latina.

Infatti, nello specifico il comma 4 bis dell’art. 16 del decreto 28/2010 così dispone “Gli avvocati iscritti all’albo sono di diritto mediatori. Gli avvocati iscritti ad organismi di mediazione devono essere adeguatamente formati in materia di mediazione e mantenere la propria preparazione con percorsi di aggiornamento teorico-pratici a ciò finalizzati, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 62 del codice deontologico forense” così, la formazione degli avvocati mediatori, come emerge dalla norma, è uno dei presupposti fondamentali per acquisire la competenza necessaria allo svolgimento del proprio incarico professionale, anche in base a quanto specificato dagli articoli 9, 14 e 26 del Codice di Deontologia Forense.

Nell’ultima riforma la mediazione come istituzione è stata estesa anche come metodo di procedurabilità su altre materie, ampliando il ventaglio di interventi di risoluzioni extratribunale, come associazione in partecipazione, consorzio, franchising, opera, rete, somministrazione, società di persone e subforniture. Mutata anche la durata del procedimento di mediazione: “il procedimento di mediazione ha una durata non superiore a tre mesi, prorogabile di ulteriori tre mesi dopo la sua instaurazione e prima della sua scadenza con accordo scritto delle parti. Infatti, la riforma Cartabia introdotta nel dicembre 2022 ha inserito alcune novità in tema di mediazione, novità che includono l’ampliamento delle materie per le quali è obbligatorio esperire il procedimento di mediazione, l’abolizione del primo incontro di programmazione “filtro”, mentre il giudice può disporre l’esperimento di un procedimento di mediazione anche in sede di giudizio di appello e fino al momento della precisazione delle conclusioni.

L’organismo, che  può essere adito da chiunque, non solo da professionisti, è sito in Latina, Via Pio VI n.36, latina_concormedia@libero.it www.concormedia.it

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