Revocato alla Ercolani srls, colpita da interdittiva antimafia, l’appalto del Comune di Latina per il “servizio recupero salme a disposizione dell’autorità giudiziaria e servizio funebre salme non reclamate e/o indigenti
La determina firmata dal dott. Giuseppe Bondì, dirigente Servizio Ambiente e Protezione Civile del Comune di Latina, risale al 28 novembre scorso e ha individuato nella seconda classificata in quell’appalto (19.500 per il biennio 2019/20: 40mila euro in tutto), la Ditta Onoranze Funebri Tovalieri S.R.L. come sostituta della Ercolani srls, obiettivo di una interdittiva antimafia nei rapporti con la Pubblica Amministrazione emessa dalla Prefettura di Latina il 20 novembre.
L’agenzia funebre terracinese Ercolani, di cui fa parte la Ercolani Funeral Group che gestiva il servizio cimiteriale di Borgo Montello fino a giugno 2019 (contratto revocato per offerta anomala e incongrua della ditta stessa), non passa per caso nella provincia di Latina. Come riportava Latina Tu a luglio, sul loro sito c’è scritto: “le Onoranze Funebri Funeral Group srl forniscono servizi funebri completi e professionali, garantendo la propria disponibilità 24 ore su 24 nei comuni di Terracina, Sabaudia, San Felice Circeo, Fondi, Monte San Biagio, Sperlonga Pontinia e Priverno”.
Già il 23 luglio, la Prefettura di Latina diramò una interdittiva antimafia per dare informazione a tutte le pubbliche amministrazioni provinciali pontine. Tutto partì grazie al Comune di Priverno che chiese, alla banca dati nazionale antimafia, informazioni più dettagliata sulla ditta “Ercolani Group srl” la quale è poi, a seguito di accertamenti di polizia, risultata avere un capitale sociale di appena 1800 euro, peraltro suddiviso in due diverse quote per altrettanti soci, da 900 euro ciascuna. I due sono la 44enne Wosiewicz Katarzyna, di origine polacca, e il coetaneo Antonio Ercolani di Napoli. I due sono comproprietari – come detto – anche di un’altra società, la Funeral Group srl. E proprio Ercolani, da una indagine della direzione distrettuale antimafia di Napoli del 2018, è risultato essere vicino al Clan Polverino.
Ercolani ha per questo ricevuto un avviso di garanzia e una richiesta di rinvio a giudizio. E tutta la vicenda, risalente al 2015, ruota proprio attorno all’appalto per ottenere i servizi cimiteriali del consorzio di Mugnano-Calvizzano, nel napoletano. Ercolani, quale pure amministratore della società Paradiso Srl, ed alcuni esponenti della famiglia Cesarano, avrebbero alterato la gara per l’ottenimento del servizio, e chiaramente avvalendosi della capacità intimidatoria propria al metodo mafioso e grazie alla “compagnia” dei Cesarano, notoriamente affiliati ai Polverino. È singolare notare che proprio a Terracina, a partire dal giugno scorso, dopo aver lasciato la prigione, sta scontando ai domiciliari ciò che rimane di una condanna a 14 anni per associazione a delinquere e racket, ridotti a 12, Attilio Cesarano, elemento di spicco del clan Polverino e considerato il Ras dei funerali.