Verrà presentato l’indirizzo della Curvatura ambientale, dove gli studenti potranno acquisire maggiori conoscenze su ciò che li circonda
Il Liceo Scientifico «E. Majorana» amplia l’offerta formativa con un nuovo percorso di studi che affronta in un’ottica multidisciplinare, sia in campo scientifico che umanistico attraverso le tematiche ambientali, come l’annualità della Curvatura Ambientale, appartenente sempre all’Indirizzo Ordinario del Liceo Scientifico Ettore Majorana. Domenica 26 novembre (dalle 9 alle 13) e domenica 3 dicembre (anche nel pomeriggio, dalle 15 alle 18) ci sarà l’open day e gli insegnanti saranno a disposizione per illustrare questo innovativo percorso di studi.
Lo spirito che anima questo indirizzo abbraccia il concetto che le nuove generazioni devono confrontarsi con i grossi cambiamenti in atto, ambientali ed economici, con i danni causati dall’inquinamento, dal cambiamento climatico, dai dissesti ambientali e con le inevitabili conseguenze sulla salute e sulla progettualità del futuro.Gli obiettivi sono quelli di fornire agli studenti strumenti culturali e tecnici che abbiano al centro lo studio dell’ambiente nelle sue varie articolazioni, in modo da sviluppare conoscenza, consapevolezza e coscienza delle connessioni tra comportamenti umani ed effetti sull’ambiente, facilitare il loro inserimento in ambiti universitari e settoriali in linea con le professioni emergenti.Dopo la conclusione del percorso liceale scientifico CURVATURA AMBIENTALE lo studente avrà acquisito gli strumenti culturali e metodologici per comprendere le molteplici relazioni tra le componenti fisiche, chimiche, biologiche e umane nel funzionamento dei sistemi ambientali; utilizzare le strutture logiche, i modelli e i metodi della ricerca scientifica, per individuare e risolvere problemi di varia natura, con particolare attenzione a quelli causati dagli impatti antropici sull’ambiente; attuare e promuovere un approccio responsabile ed etico nei confronti dell’ambiente;
cogliere, anche attraverso l’apporto delle discipline umanistiche, il senso della bellezza della natura e l’importanza del paesaggio per la qualità della vita; attuare politiche comunitarie in materia di tutela dell’ambiente, del territorio e della biodiversità applicando la legislazione vigente e promuovendo nuove soluzioni; implementare il carattere internazionale promuovendo azioni di cooperazione e collaborazione; iscriversi a qualsiasi corso di laurea e in particolar modo a quelli di tipo ecologico-ambientale e ingegneristico-ambientale.
Così, prosegue con grande successo il progetto “Micromar”, curato dall’ateneo Ca’ Foscari di Venezia e dall’Istituto Oceanografico di San Diego, in California, finalizzato al monitoraggio delle microplastiche nel Mediterraneo che ha portato alla recente selezione, effettuata dall’istituto californiano, di tre studentesse del Majorana le quali affiancheranno i ricercatori italiani e d’oltreoceano
Prosegue anche Algae biotec 2030, nell’ambito del PON “Laboratori green”,che rappresenta un’avanguardia nel campo delle green biotechnology e una preziosa esperienza di didattica laboratoriale innovativa per gli studenti. Infatti, le biotecnologie green hanno come obiettivo quello di creare soluzioni pratiche, tramite l’utilizzo di tecnologie innovative, allo scopo di generare massimo benessere per le persone, riducendo in modo sostanziale l’inquinamento del pianeta. Tramite i loro naturali, ma altamente efficienti, processi biochimici, le microalghe coltivate nel nostro laboratorio sono in grado di produrre metaboliti secondari utili, come integratori alimentari, prodotti farmaceutici e cosmetici, polimeri biodegradabili quali la nanocellulosa.
Le professoresse Giovanna Viscusi e Francesca Filannino sono le referenti del team del Liceo Ambientale. Per il progetto Micromar è responsabile la prof.ssa Manuela Ruggieri.