LATINA. GLI AVVISI DELLA TARI ALLA SOCIETÀ ACCUSATA DI TRATTENERE I SOLDI DEI CITTADINI

In questi giorni i cittadini di Latina stanno ricevendo le bollette relative al pagamento della Tassa sui Rifiuti per l’anno 2019.

Si sta occupando del servizio la società denominata “Centro Sicurezza Italia Srl”, in sigla C.S.I. Srl, in forza di una gara espletata nel 2018 e aggiudicata in data 4 giugno 2018. Sembra pertanto trattarsi di una vicenda senza particolare interesse, ma in realtà non è così.

Per una sorta di nemesi storica, gli ellebiccini, quelli che sono entrati all’interno dell’amministrazione comunale sospettosi e diffidenti, e che vedevano, almeno all’inizio del loro percorso, i dipendenti comunali come disonesti fino a prova contraria, si trovano ora ad aver affidato il suddetto servizio a soggetti coinvolti in scabrose vicende giudiziarie.

Centro Sicurezza Italia Srl, aggiudicatari del servizio di spedizione della Tari 2019 a Latina
Centro Sicurezza Italia Srl, aggiudicatari del servizio di spedizione della Tari 2019 a Latina

DA CASERTA CON AMORE

La “Centro Sicurezza Italia Srl”, in sigla C.S.I. Srl, ha la propria sede legale a Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta. L’amministratore unico dal 3 agosto 2018 è il 25enne Pietro D’Alonzo di Caserta. La società in questione ha un unico socio e precisamente il conterraneo e parente Angelo Calabrò, il quale ha ricoperto la carica di amministratore unico prima di Pietro D’Alonzo.

La suddetta società possiede il 99% delle quote del capitale sociale della “Centro Servizi Italia Srl”, il cui amministratore unico è Angelo Calabrò.

A luglio del 2018 è scoppiato uno scandalo giudiziario che ha coinvolto le suddette società riguardante le attività svolte nei confronti del Comune di Maddaloni in provincia di Caserta.

Con l’accusa di truffa aggravata, appropriazione indebita e peculato vennero arrestati:

  • Angelo Calabrò, all’epoca amministratore unico sia di Centro Sicurezza Italia Srl sia di Centro Servizi Italia Srl;
  • Francesco D’Alonzo (suocero di Angelo Calabrò), consulente aziendale della società Centro Sicurezza Italia srl e capo del personale della società Centro Servizi Italia srl.
Articolo del 16 luglio 2018 di un portale locale campano sulla vicenda

Secondo l’impianto accusatorio formulato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sarebbero state illecitamente trattenute somme corrisposte dai cittadini di Maddaloni riguardanti la Tassa sui Rifiuti e altre entrate comunali. La supposta attività delinquenziale avrebbe comportato, sempre secondo l’ipotesi formulata dagli organi inquirenti, un consistente danno erariale, tanto che oltre alle ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari venne anche emesso un decreto di sequestro preventivo della somma pari a € 129.091.

Per completezza di esposizione si precisa che gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda risalgono al novembre 2018, quando è stato emesso il provvedimento di revoca degli arresti domiciliari nei confronti di Angelo Calabrò e Francesco D’Alonzo, con divieto di dimora nel Comune di Maddaloni.

Sia il procedimento penale, sia il contenzioso amministrativo con il Comune di Maddaloni sono ancora aperti ed è opportuno chiarire che ad oggi D’Alonzo e Calabrò non hanno subito alcuna condanna per i fatti che vengono loro contestati.

IL “SISTEMA D’ALONZO”

È anche opportuno però evidenziare che, sebbene gli arresti di cui si parla sono avvenuti nel luglio 2018, da molto tempo le cronache casertane sostenevano la presenza di un “sistema D’Alonzo”.

Illuminante a tal proposito quanto scritto il 17 agosto 2016 da un blog locale: Anche a seguito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e dei carabinieri della Stazione di Maddaloni (comunicato stampa del 9 luglio 2016 –  n.d.r è quella che poi avrebbe portato agli arresti del 2018) molto si è parlato in questi ultimi tempi del “sistema D’Alonzo”, come viene definito il complesso di imprese, di relazioni  e di interessi nel settore della vigilanza e dei servizi che fa capo (seppure intestato ufficialmente e burocraticamente al genero Angelo Calabrò) a Francesco D’Alonzo, uomo di punta del magliocchismo. Già consigliere comunale a Pignataro Maggiore, due volte arrestato (domiciliari) nelle inchieste pignataresi denominate “Biopower 1” e “Biopower 2”, l’impresentabile Francesco D’Alonzo ora manovra da dietro le quinte: alle amministrative del 5 giugno 2016 ha fatto eleggere in Consiglio comunale la figlia Rosanna D’Alonzo (moglie del citato Angelo Calabrò), ovviamente nella lista del sindaco Giorgio Magliocca“.

Ribadendo che comunque ad oggi D’Alonzo e Calabrò non hanno subito alcuna condanna per i fatti che vengono loro contestati, è però bizzarro e curioso constatare come nella città di Latina, descritta ormai dagli ellebiccini (e forse ora anche dai piddini) come una sorta di culla della legalità, il servizio di elaborazione, stampa, invio e recapito degli avvisi Tari sia andato a finire in certe mani.  

LA GARA

Come detto, nel 2018 il Comune di Latina avviò una procedura di gara finalizzata all’affidamento del servizio di elaborazione, stampa e recapito degli avvisi emessi dal Servizio Entrate per la riscossione della TARI (Tassa Rifiuti).

Centro Sicurezza Italia Srl, aggiudicatari del servizio di spedizione della Tari 2019 a Latina
Interno dell’ufficio Centro Sicurezza Italia Srl a Latina

Venne utilizzata la procedura della Richiesta di Offerta (RDO) da effettuarsi sul MePa (mercato elettronico Consip per le Pubbliche Amministrazioni) tra gli operatori economici accreditati al Bando “Servizi di Raccolta e Recapito degli invii postali”.

Pervennero tre offerte (non è chiaro se la richiesta di offerta fu formulata a tutti gli operatori economici e risposero solo in tre, oppure, come peraltro consentito dalla normativa vigente, la richiesta di offerta fu formulata solo a tre operatori).

Delle tre offerte pervenute una fu esclusa per irregolarità amministrative.

IL SUPER RIBASSO

Rimasero quindi da esaminare solo due offerte: quella della CKC GROUP SRL (provincia di Torino) e quella della C.S.I. SRL (provincia di Caserta).

La prima offrì un ribasso del 7%, la seconda del 31,051%.

La spropositata differenza tra i due ribassi indusse l’amministrazione a chiedere chiarimenti alla C.S.I. Srl prima di procedere all’aggiudicazione.

C’è da sperare che la società aggiudicataria (che dal Registro Imprese di Caserta risulta avere come attività prevalente quella di servizi di portierato e reception) svolga al meglio il servizio e nel pieno rispetto di tutti i diritti e le tutele previste per i lavoratori.

È opportuno, però, evidenziare quanto segue. 

Come specificato da un avviso pubblico del Comune di Latina gli avvisi di pagamento per la Tari 2019 vengono inviati mediante raccomandata con avviso di ricevimento.

In caso di assenza del destinatario viene lasciato un avviso e gli utenti possono andare a ritirare le bollette nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì (ore 9,00 – 17,00) presso l’ufficio della società.

La scelta dell’ubicazione dell’ufficio non sembra molto appropriata trattandosi di un servizio pubblico. Infatti, in barba ad ogni considerazione e sensibilità verso i disabili, lo stesso si trova ad un primo piano raggiungibile solo attraverso una ripida rampa di scale.

Inoltre, non possiamo non rilevare che, in base a diverse segnalazioni, la busta contenente l’avviso di pagamento sarebbe stata semplicemente lasciata nella cassetta postale come se si trattasse di posta ordinaria. 

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