LATINA, GLI ARRESTI DELLA SETTIMANA: IERI ESEGUITO QUELLO AI DANNI DI UN ALTRO FIGLIO DI “ROMOLO” DI SILVIO

Antonio Patatino Di Silvio, Giuseppe Romolo Di Silvio e Ferdinando Prosciutto Di Silvio
Antonio Patatino Di Silvio, Giuseppe Romolo Di Silvio e Ferdinando Prosciutto Di Silvio (foto da Facebook). In questo momento i due figli e il padre si trovano tutti e tre ristretti in carcere. "Romolo" è considerato un capo-famiglia dell'ala dei Di Silvio tra Campo Boario e Gionchetto: sta scontando la sua pena in carcere per l'omicidio Buonamano commesso insieme al nipote Costantino "Patatone" Di Silvio. Fu, insieme a Carmine Ciarelli e altri componenti delle famiglie rom il "leader" della guerra criminale contro la mala latinense nel 2010. I due figli sono stati arrestati per una rapina ed estorsione in ragione di un debito avuto con personaggi di Campo Boario anche loro coinvolti in inchieste e nella malavita locale

Latina, il consueto riepilogo della settimana da parte della Questura di Latina: ieri l’arresto più eclatante nei confronti dell’altro figlio di Giuseppe “Romolo” Di Silvio

Ancora una settimana densa di controlli nell’intera provincia da parte dei poliziotti della Questura di Latina, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati.

Dal 6 al 12 settembre, la Questura di Latina ha messo in campo oltre 230 equipaggi della Polizia di Stato, cui si sono aggiunte anche unità cinofile, che hanno permesso di identificare, nel corso di 100 posti di blocco, 1300 persone, controllare 560 veicoli ed elevare 150 contravvenzioni per violazioni al codice della strada.

Tre sono stati gli arresti eseguiti dai poliziotti della Questura: il primo nei confronti di un noto appartenente ad un clan autoctono, responsabile di rapina ed estorsione.

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Si tratta di “Prosciutto” Di Silvio il quale prima di essere arrestato ha voluto esprimere la sua rabbia nei confronti degli estorti da lui e dal fratello “Patatino”, dando dal suo profilo social degli “infami”, per l’appunto, ai Tartaglia. I suoi insulti riferiti alle vittime di estorsione sono stati corroborati dal rincaro del cugino di “Prosciutto”, quel Ferdinando “Pescio” Di Silvio finito in carcere, e ora libero, che sparò dei colpi di pistola da casa sua, in Via Moncenisio, all’indirizzo di un’auto mai identificata dagli inquirenti. Un modo per ribadire quanto disprezzo abbiano le giovani leve dei Di Silvio, così come i loro antecedenti, per le regole.

Nelle maglie della Polizia è incappato anche un pregiudicato responsabile di evasione.

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Infine, a Terracina, un uomo è stato arrestato per aver tentato di uccidere la ex moglie.

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Sono state inoltre denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria ulteriori 9 persone per reati che vanno dagli atti persecutori e maltrattamenti in famiglia alle lesioni personali e minaccedall’accesso abusivo ad un sistema informatico all’omissione di soccorso e, per finire, al porto di oggetti atti ad offendere.

Il Questore di Latina ha emesso, inoltre, 5 misure di prevenzione dell’avviso orale, con le quali avvisa il destinatario dell’esistenza di indizi precisi sulla sua condotta illecita e lo invita a tenere un comportamento conforme alla legge. A costoro è stato imposto di non accompagnarsi con altri pregiudicati e, in caso di inosservanza alle prescrizioni, gli stessi potranno essere sottoposti alla misura di prevenzione personale più grave della sorveglianza speciale.

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