Ha compiuto 95 anni Rossana Rossetti, la secondogenita del dott. Vincenzo Rossetti, il primo medico condotto della città
Il dott. Vincenzo Rossetti venne a dirigere nel 1926 l’ambulatorio di Cancello di Quadrato, luogo dove sorse Littoria nel 1932, ma allora ancora palude. La moglie Maria Buglioni, lo seguì con la prima figlia Annamaria. La seconda figlia Rossana nacque il 1° gennaio 1928. Da allora la famiglia Rossetti ha sempre vissuto qui, prima a Cancelli di Quadrato, poi a Littoria e ora Latina. Rossana è stata insegnante e l’amore per le giovani generazioni è sempre stato il filo conduttore della sua vita.
Ai giovani ha dedicato la riedizione, nel 2018, del libro di suo padre “Dalle paludi a Littoria, diario di un medico” che racconta, attraverso la descrizione dei luoghi, delle persone e di quanti hanno lavorato e contribuito alla crescita di una città, la frenetica evoluzione di un territorio messo a dura prova dalla povertà e dalla malaria.
Gli episodi raccontati nel libro evidenziano tutta la difficoltà assistenziale. Le difficoltà enormi per raggiungere i luoghi dove dover prestare assistenza in situazioni veramente difficili e l’encomiabile lavoro dei Cursori e della Croce Rossa.
“Aver realizzato la 5ᵃ edizione del libro di mio padre significa molto per me, l’obiettivo era lasciare alle generazioni future uno spaccato di storia recente che racconta delle nostre radici e degli sforzi che la nostra gente ha fatto per consegnarci una città – dice Rossana Rossetti Busco – oggi l’auspicio è che il libro possa contribuire a mantenere viva “la memoria della nostra storia”, consolidando le basi per una identità storico-culturale in un periodo che la globalizzazione tende a disperdere”.
Nella prefazione della seconda edizione del 1972, inserita anche nell’ultima, il dottor Rossetti scrive “…a chi mi dirà non essere attuale guardare al passato e soffermarsi sui ricordi risponderò che solo questo ricordo recentissimo di pochi anni e pure tanto lontano da costituire già un passato può dare la valutazione esatta di quello che la tenacia ed il lavoro italiano hanno compiuto”.