LATINA, CATTURATI I COMPLICI DI BERNARDI: SONO DUE SICILIANI PRONTI A COMPIERE ALTRE RAPINE

Polizia

Arrestati rapinatori seriali in trasferta a Latina: aveva realizzato la doppia rapina di metà febbraio insieme a Gianni Bernardi

La Polizia di Latina ha sottoposto ad ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Latina, i cittadini siciliani, il 38enne Francesco Castellese e il 34enne Pietro Gioè, perché individuati quali autori, insieme a Gianni Bernardi, già arrestato in flagranza la sera dello scorso 17 febbraio per le rapine consumate rispettivamente prima presso un negozio di alimentari in via Sabotino e dopo presso una tabaccheria sita in via Cisterna (leggi qui).

Tabacchi in Via Cisterna, Latina
Il Tabacchi in Via Cisterna a Latina dove Bernardi è accusato di aver rapinato. L’esercente è stato anche picchiato col calcio della pistola sulla fronte. Per fortuna, l’uomo non ha avuto gravi conseguenze dall’aggressione

Nel corso della prima rapina, i delinquenti erano vestiti con abbigliamento similare a quello delle “guardie particolari giurate”, con viso travisato e armati di una pistola e hanno asportato la somma di circa 1000 euro.

La seconda rapina è stata consumata con lo stesso modus operandi ma in quest’ultimo evento i malviventi, sempre travisati e armati di pistola, sono riusciti a portare via dalla cassa la somma di circa 200 euro e numerose stecche di sigarette. Durante la rapina, gli uomini, come noto, hanno spintonato per terra il titolare, colpendolo alla testa prima con il calcio della pistola e dopo con calci e pugni.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Latina hanno permesso di individuare una batteria di rapinatori locali e siciliani, con questi ultimi che in trasferta sono giunti a Latina per mettere a segno nuovi colpi, per poi fare perdere le proprie tracce.

In tale direzione, Castellese aveva programmato con Gioè di perpetrare nei prossimi giorni, un’ennesima rapina, in una gioielleria del capoluogo pontino, tanto che quest’ultimo dallo scorso giovedì era giunto a Latina, alloggiando in una struttura ricettiva.

Per tali motivi, già nella giornata di ieri, gli investigatori della Squadra Mobile hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto di Pietro Gioè, avendo avuto la ragionevole certezza che lo stesso stava tentando di sottrarsi alle ricerche, facendo perdere le proprie tracce.

Al momento del fermo l’uomo, insospettito dalla presenza di “estranei” presso la stessa struttura ricettiva dove era ospite, ha provato a scappare, saltando dal balconcino ubicato al 1° piano, ma è stato immediatamente bloccato e, dopo le formalità di rito, associato presso la Casa Circondariale di Latina.

Analogamente, lo scorso 4 marzo gli agenti della sezione antirapina della Squadra Mobile hanno rintracciato a Latina Francesco Castellese, latitante dallo scorso 12 agosto, e per tali motivi lo hanno sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte D’Appello di Palermo, in quanto gravemente indiziato di una rapina aggravata e violenza sessuale, commessi a Palermo.

Secondo quanto ricostruito, una donna in vacanza in Sicilia è stata avvicinata da due persone, tra cui Castellese che, molestandola sessualmente, le ha sottratto la sua borsa ed i cellulari. A seguito della denuncia resa dalla vittima, è stata applicata all’uomo la misura degli arresti domiciliari da espiare presso una comunità di Trapani, dalla quale però si è allontanato senza alcuna giustificazione da questa estate.

La Corte d’Appello Palermo ha quindi sostituito la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere e, al termine delle formalità di rito, il rapinatore è stato associato presso la Casa Circondariale di Latina.

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