Situazione di caos all’interno del Tribunale di Latina, oltre cento persona assembrate. Il Commissario dell’Ordine degli Avvocati Giacomo Mignano scrive al Presidente Caterina Chiaravalloti
In assoluta controtendenza con le disposizioni per contrastare la pandemia, che hanno imposto un accesso contingentato all’interno del Palazzo di Giustizia – spiega Mignano nella missiva indirizzata al Presidente – sono state fissate, sul ruolo di udienza del Presidente di Sezione, ben 28 separazioni giudiziali, un numero decisamente sproporzionato, considerata la conformazione logistica dell’edificio e le suddette limitazioni, per evitare forme di assembramenti al suo interno.
Detta opzione, infatti, ha comportato che si creasse una vera e propria calca, dinnanzi alla stanza del Magistrato, di oltre cento persone, formata dalle parti, dai loro accompagnatori e dagli avvocati, ammucchiati l’un l’altro, in attesa del loro turno, in uno spazio privo di areazione, ad una temperatura non certo primaverile. Qualcuno ha parlato di piccolo mercato di Wuhan, per fortuna, senza pipistrelli. Stante tale situazione di fatto, se alle disposte limitazioni sugli accessi al Tribunale e alla Cancelleria, così come all’interdizione dell’uso dei mezzi di condizionamento all’interno del medesimo, non fa seguito una trattazione proporzionata delle cause in presenza, si chiede che venga valutata l’opportunità di riaprire, a pieno regime, il predetto, senza limitazioni di sorta, eliminando tutti quegli onerosi impedimenti che aggravano l’attività professionale dei Colleghi e che vengono rese del tutto inutili dagli accalcamenti, quale quello su indicato.