I Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre soggetti ritenuti responsabili di 15 furti
Nella serata del 15 gennaio, i Carabinieri della Stazione di Latina, all’esito di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina, hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, tre cittadini italiani, due trentaduenni, Ariana Ramiccia e Noura Hablani, ed un ventinovenne, Fabio Lauria, tutti ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso.
I tre soggetti sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di quindici furti perpetrati in strutture ricettive ed esercizi commerciali di Latina commessi tra il mese di agosto ed il mese di dicembre dello scorso anno.
Le investigazioni dei Carabinieri, coordinate dal pubblico ministero Marina Marra, hanno permesso di ricostruire, in modo chiaro e puntuale, quanto accaduto a seguito delle denunce delle vittime, circostanziando ed approfondendo tutti gli elementi raccolti con numerosi riscontri oggettivi, tra cui immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza privati e comunali, l’escussione di vittime e testimoni, e, all’esito di una complessa e articolata attività di indagine, l’Autorità Giudiziaria ha emesso nei confronti dei tre indagati, due dei quali già sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, una ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Nello specifico, i tre arrestati, approfittando dell’assenza dei proprietari o della loro distrazione, hanno asportato somme di denaro, valori, carte di pagamento, zaini, borse, portafogli da bar, ristoranti, alberghi, ma anche musei, supermercati e centri commerciali, non risparmiando abitazioni né armadietti siti all’interno degli spogliatoi di palestre ed ospedali e spazi di coworking, arrivando ad asportare una autovettura, dopo aver prelevato le chiavi da un armadietto regolarmente chiuso, ed occupare abusivamente un garage, in una escalation di azioni criminali prontamente registrate dai Carabinieri di Latina. Tra i colpi messi a segno anche quello negli spogliatoi dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina e nella palestra del Liceo Dante Alighieri in Via Mazzini.
“Quelli in esame sono gravi e delicati episodi di reati contro il patrimonio, situazioni gravissime che i militari dell’Arma sono riusciti ad affrontare grazie alla continua presenza sul territorio ed alla fiducia riposta dalle vittime nell’operato delle Forze dell’Ordine e della Magistratura.
L’attenzione del Comando Provinciale Carabinieri di Latina – spiega una nota – rimane alta e costante sull’intero territorio di competenza al fine di fornire una risposta concreta ed incisiva alle legittime pretese di ordine e sicurezza pubblica avanzate dai cittadini, specie per quanto concerne la tutela ed il rispetto delle misure per fronteggiare i reati predatori, lo spaccio di sostanze stupefacenti, specie tra i giovani.
Pertanto continueranno con assiduità i servizi di prevenzione e contrasto svolti dall’Arma dei Carabinieri, affiancando alla capillare perlustrazione del territorio una continua e attività info-investigativa, contattando commercianti e cittadini al fine di acquisire quante più notizie utili per prevenire il ripetersi dei reati ed assicurare alla giustizia gli autori di quelli già perpetrati: è difatti fondamentale la collaborazione di tutti, non solo degli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto della cittadinanza la quale è invitata a segnalare al numero di emergenza 112 qualsiasi situazione dubbia di cui venga a conoscenza”.
Ma quali sono i furti messi a segno? Oltreché agli spogliatoi del Goretti di Latina e del Liceo Classico, la banda ha colpito anche gli armadietti dei dipendenti dell’Icot dove Ramiccia e Lauria rubano anche le chiavi di una Tiguan, per poi essere ripresi dai Carabinieri e ammettere il furto.
Le prime denunce risalgono alla scorsa estate quando la Ramiccia, secondo gli investigatori dei Carabinieri della Radiomobile, si introduce quasi strisciando dentro un forno situato nel quartiere Q5, per poi infilare la mano nella casa e sottrarre 90 euro. Un metodo utilizzato anche in un bar al Piccarello e all’Hotel Fogliano (due volte), dove la donna è immortalata dalle telecamere di video-sorveglianza.
Il compagno di Ramiccia, già coinvolta anni or sono in una imponente maxi indagine anti-droga della DDA di Reggio Calabria, è individuato in Fabio Lauria il quale avrebbe speso soldi con un carta di credito contenuto in uno zaino rubato in una tabaccheria.
La Ramiccia, insieme ai complici, avrebbe commesso un furto anche in un appartamento situato in Via Pantanaccio: sottratti monili d’oro per il valore di 500 euro e circa 300 euro in contati. I due compagni sono accusati peraltro di averr commesso un furto mentre sottoposti alla misura degli obblighi di firma per via di una rapina.
Ramiccia e la Hablani sono accusate anche di aver rubato portafogli durante un evento che si teneva al Museo Giannini di Latina, il cosiddetto Mug. Anche in quel caso è la video-sorveglianza a incastrarle.
I tre trentenni, difesi dagli avvocati Alessia Vita e Virginia Ricci, verrano interrogati oggi dal giudice per le indagini preliminari, Mara Mattioli.