LA PETIZIONE DI LBC PER LA RIAPERTURA DEL TEATRO COMUNALE…QUELLO CHE NESSUNO HA CAPITO

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È ormai noto a tutti che Latina Bene Comune, che amministra la città di Latina da più di quattro anni, ha lanciato una petizione online per la riapertura del Teatro comunale, chiuso dal Commissario Straordinario Barbato nel 2015 per la necessità di effettuare interventi strutturali per rendere agibile la struttura.

La petizione, come ormai risaputo, è indirizzata:

al Sindaco di Latina Damiano Coletta, espressione proprio di LBC;

al Prefetto di Latina (si ignora quali sarebbero le sue competenze in merito);

ai Vigili del Fuoco, che sono quelli deputati a controllare che tutti gli interventi richiesti siano realizzati e, quindi, a valutare l’agibilità della struttura (un po’ come se si facessero petizioni online agli arbitri per ottenere un calcio di rigore).

UN ASSIST PER L’OPPOSIZIONE 

Sempre per rimanere nell’ambito della terminologia calcistica/sportiva, tra l’altro molto cara al Sindaco, l’iniziativa è parsa un formidabile assist per l’opposizione, ivi compresi quelli che all’interno del PD sono contrari alla alleanza con LBC e a sostenere Coletta come candidato sindaco.

In effetti, non si era mai vista una idiozia (politica e amministrativa) del genere.

L’amministrazione in carica, cioè quella che si dovrebbe occupare di realizzare gli interventi necessari per l’agibilità della struttura, che lancia una petizione online rivolta al proprio Sindaco (come se fosse altro rispetto a LBC) e all’Ente incaricato di controllare che l’amministrazione comunale ottemperi alle proprie prescrizioni.

L’iniziativa di LBC, oltre a provocare forti critiche da parte di molti mezzi di informazione, ha scatenato le varie opposizioni, che si sono trovate la strada spianata per sbizzarrirsi a definire nei modi più variopinti la scelta di procedere con la petizione online e hanno potuto cavalcare con facilità l’argomento della incapacità dell’attuale amministrazione.

Ma le cose stanno veramente così? 

Siamo veramente di fronte a una idea improvvida, oppure la petizione online nasconde al proprio interno il colpo del genio o, per rimanere in tema,  il coup de théatre

TEATRO DELL’ASSURDO

Potrebbe essere, infatti, che l’amministrazione LBC, non riuscendo ad aprire il Teatro comunale, abbia pensato bene di trasformare Latina in un grande palcoscenico sul quale rappresentare un nuovo dramma appartenente al genere del Teatro dell’assurdo, che ha avuto i suoi maggiori e più conosciuti esponenti nel drammaturgo irlandese Samuel Beckett e nel drammaturgo rumeno Eugène Ionesco.    

In effetti la petizione online di LBC ha caratteristiche che riconducono al Teatro dell’assurdo, quali:

l’abbandono della razionalità;

il rifiuto di un senso logico per interpretare gli eventi;

una narrazione capace di suscitare il sorriso nonostante il dramma insito nella vicenda che stanno vivendo i personaggi.

Non solo, la questione Teatro comunale di Latina richiama alla mente l’opera teatrale  più importante e conosciuta di Samuel Beckett, vale a dire “Aspettando Godot”, una pietra miliare nella drammaturgia del Teatro dell’assurdo.

Nel caso che ci riguarda, al posto dei due personaggi che stanno su una desolata strada di campagna ci sono i cittadini di Latina, che, invece di aspettare l’arrivo del Signor Godot, sono in attesa della riapertura del Teatro Comunale.

Come sappiamo, Godot non apparirà, limitandosi a mandare un ragazzo per dire ai due protagonisti  “Godot oggi non verrà, ma verrà domani“.    

Ovviamente, speriamo tutti che il nostro dramma dell’assurdo abbia un esito diverso. Nel frattempo, non ci rimane che aspettare con curiosità la risposta che Damiano Coletta/Samuel Beckett darà alla petizione online dei suoi compagni di viaggio di LBC.  

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