LA MORTE DI DAVIDE MANDUZIO. IL FRATELLO IN CERCA DELLA VERITÀ: “DEVO SAPERE SE CI SONO TESTIMONI”

L'incrocio tra via Flacca e Via Vindicio
L'incrocio tra via Flacca e Via Vindicio dove è avvenuto l'incidente mortale di Davide Manduzio

Un uomo che prende il suo scooter di mattina presto, come ogni giorno il posto di lavoro dista circa 75 km.
È piena estate e Davide Manduzio, originario di Napoli, ma da tempo residente a Gaeta, non poteva sapere che alle prime ore di una giornata d’agosto inoltrato avrebbe perso la vita. Non poteva saperlo lui, e non potevano saperlo i suoi famigliari che, ora, cercano la verità di come sono andate realmente le cose
. E, sopratutto, testimoni che possano raccontarla.

Stazione di Formia
Stazione di Formia

Il brutto incidente stradale avvenuto nella mattina del 19 agosto, alle 6,50 di mattina, a Formia sulla Flacca, presso l’incrocio con via Vindicio ha provocato la morte del 50enne di Gaeta, Davide Manduzio che si stava recando a Latina sul posto di lavoro all’aeroporto Comani.
Davide, infatti, stava andando alla stazione di Formia per raggiungere il capoluogo di provincia dove, da due anni, era assistente civile presso la IV Brigata Telecomunicazioni e sistemi per la difesa area e per l’assistenza al volo.

La prima ricostruzione del sinistro ha delineato un quadro apparentemente chiaro, almeno a quanto riportato dalle cronache (compresa Latina Tu): due scooter si sono scontrati e non c’è stato niente da fare per Manduzio, deceduto al Dono Svizzero di Formia dove era stato trasportato con urgenza dal personale del 118. L’altra coinvolta nell’incidente è stata una ragazza 30enne di Minturno che ha riportato ferite e contusioni.

Il tribunale di Cassino

Eppure c’è qualcosa che non torna ed è per questo che il sostituto procuratore della Repubblica di Cassino, Roberto Bulgarini Nomi, ha ritenuto opportuno aprire un fascicolo d’inchiesta, disponendo l’autopsia sul corpo di Davide Manduzio.
Nei giorni successivi l’incidente, il fratello di Manduzio, Riccardo, ha scritto un messaggio social che è un vero e proprio grido di dolore. Riccardo non pare convinto delle dinamiche dell’incidente così come sono state descritte e richiede a gran voce la verità.

Ho bisogno di sapere se ci sono testimoni – scrive Riccardo Manduzio – che possa aiutare a ricostruire le cause del sinistro. Quando si perde un proprio caro in circostanze come queste si pretende di conoscere la verità sui fatti. Fate girare questa richiesta“.

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