LA MALA LOCALE VOLEVA PRENDERSI SABAUDIA. MA LO SPACCIO CONTINUA AD ESSERE GESTITO

Tutto ha inizio il 6 settembre quando Barbieri e Sinisi, due uomini della mala latinense, vanno a Sabaudia per convincere un indiano di 55 anni a spacciare eroina proveniente dal capoluogo

L’uomo si rifiuta e i due iniziano a malmenarlo con un bastone e dello spray urticante, per poi estorcere il portafogli, 2 collanine in argento e 175 euro in contanti, recuperati successivamente dai carabinieri che hanno arrestato i due criminali latinensi.

CHI SONO BARBIERI E SINISI?

Barbieri e Sinisi sono delle “seconde linee” della criminalità pontina che, visto il vuoto lasciato dagli arresti di parte dei Clan Ciarelli e Di Silvio, hanno tentato di colmarlo per acquisire sempre più potere.

I due operavano principalmente nella zona Nervi-Latina Fiori (nel capoluogo), ed erano dediti principalmente allo spaccio di stupefacenti e alle rapine.

Renato Barbieri

Qualche anno fa, nello specifico, Barbieri e i suoi familiari furono vittime di un’estorsione da parte dei Ciarelli, dopo che gli zingari avrebbero venduto loro due chili di coca a Barbieri. Non avendo ricevuto indietro il denaro, a causa del successivo arresto di Barbieri (per altri fatti), al fine di ottenere il denaro alcuni componenti di peso del clan di Pantanaccio iniziarono ad assillare e sottoporre ad estorsione i parenti dell’acquirente. Nel 2015 Carmine Ciarelli, i figli Ferdinando e Pasquale, e la nuora Monia Izzo, furono definitivamente condannati per estorsione (i tre uomini a oltre sette anni ciascuno, la donna a poco più di due), sebbene già in Appello l’accusa di aver venduto la droga fosse già decaduta.

Nel 2012 Alessandro Sinisi venne arrestato perché, secondo il racconto della vittima, fu autore di un pestaggio provocando lesioni al volto e in altre parti del corpo con un manganello. 

L’arresto di Sinisi nel 2012

Il 18 marzo del 2015, Alessandro Sinisi viene picchiato da una decina di persone all’interno della galleria Pennacchi.

Mentre, nel 2016, si è reso protagonista di una rapina alla filiale del Monte dei Paschi di Siena a San Casciano dei Bagni (Siena) per cui è stato condannato in Cassazione a tre anni di reclusione e 1.200 euro di multa.

Nell’immagine successiva, un post Facebook in cui Alessandro Sinisi inneggia a Raffaele Cutolo, il famigerato boss della Nuova Camorra Organizzata.

IL FIORENTE MERCATO SABAUDINO

Crack, cocaina, oppiacei ed eroina: questo è il mercato della zona Bella Farnia-Sabuadia che Latina Tu ha raccontato in un precedente articolo nel quale si è posta in rilievo l’esistenza di una vera e propria piazza di spaccio e smistamento nel residence Bella Farnia Mare.

La zona nord del Residence Bella Farnia Mare, una delle piazze di spaccio presenti nel Comune di Sabaudia

Nella zona lo spaccio di droga che coinvolge i braccianti è gestito integralmente da indiani che fanno arrivare la droga direttamente dall’esterno, saltando l’intermediazione della mala pontina.

Alcune fonti ci hanno riferito che lo spaccio nell’area di Bella Farnia sarebbe gestito da un indiano di nome Dhillon, che copre e protegge i connazionali venditori di stupefacenti al dettaglio.

Appare evidente che un mercato del genere faccia gola, sopratutto a chi, essendo una seconda linea, vuole farsi spazio nell’universo dei traffici dell’area pontina, messa sottosopra, in questo momento, da arresti e regolamenti di conti in corso.

Insomma, la classe operaia criminale che va in paradiso, o almeno ci ha provato, con risultati scadenti.

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