Cinque persone arrestate e numerose perquisizioni effettuate sul territorio di Ponza, Roma e Napoli. Sgominati due importanti canali di approvvigionamento di droga sull’Isola di Ponza. Le indagini partite dal delitto di Gianmarco Pozzi detto Gimmy
Dopo gli arresti eseguiti ieri 24 maggio nell’operazione congiunta di Polizia e Guardia di Finanza, su richiesta della DDA di Roma, che ha visto smantellare una piazza di spaccio a Formia (14 arresti e altri 16 indagati), arrivano oggi 25 maggio nuove misure cautelari che fa emergere i canali della droga che da Roma (soprattutto) e e Napoli arrivano sino al mercato remunerativo dell’isola di Ponza (d’estate meta di giovani e terra di movida). È, per di più, con un elemento inquietante: le indagini sono iniziate dopo l’omicidio di Gianmarco Pozzi, ancora irrisolto, ma che vede persone coinvolte nello spaccio a Ponza collegate al defunto campione di kickboxing.
Nella mattinata odierna, a Roma e nei Comuni delle province di Latina e Napoli, i militari della Compagnia di Formia, con l’ausilio di personale dei Reparti dell’Arma competenti territorialmente, degli elicotteristi e di unità cinofile dell’Arma, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, con la quale è stata disposta la custodia cautelare nei confronti di 8 soggetti (5 agli arresti domiciliari e 3 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) ritenuti responsabili, a diverso titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I destinatari delle misure restrittive sono due persone di Ponza, due romani e quattro dell’area campana.
L’ordinanza cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Cassino, ricostruisce l’attività di spaccio posta in essere da un gruppo criminale, operante sull’Isola di Ponza nonché a Roma e nei Comuni della Provincia di Napoli.
L’indagine (facendo così seguito alla precedente che ha consentito di ricostruire nel periodo ottobre – novembre 2019 il traffico di sostanze stupefacenti da e per l’isola pontina), è stata condotta dai Carabinieri del N.O.RM. – Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Formia – a partire dal mese di agosto 2020 in seguito al decesso del buttafuori Gianmarco Pozzi, avvenuto in circostanze ancora da chiarire sull’isola di Ponza il 9 agosto del medesimo anno e per il quale sono ancora in corso accertamenti.
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La complessa attività investigativa, sviluppata anche mediante attività tecniche, dinamiche e riscontri acquisiti sul campo, ha consentito di disvelare una fiorente e ben strutturata attività di spaccio di droga posta in essere nel periodo estivo di massimo afflusso turistico sull’isola di Ponza, attività che vede coinvolte persone collegate al defunto Gianmarco Pozzi. I canali di approvvigionamento della droga, in particolare cocaina e hashish, sono stati individuati sia nella Capitale sia nell’hinterland dal capoluogo campano.
Con particolare riferimento al primo canale le indagini hanno disvelato l’operatività di un’importante piazza di spaccio attiva nel quartiere Laurentino 38 di Roma. In merito all’attività illecita nella zona sud della Capitale le indagini hanno documentato un importante volume di affari (rivelato dagli stessi indagati nel corso delle attività intercettive) di 5.000 euro al giorno con un fatturato complessivo di circa 150mila euro mensili.
L’importante risultato investigativo conseguito – si legge in una nota dei Carabinieri – costituisce un patrimonio di conoscenza che, se opportunamente valorizzato, consentirà in futuro alle competenti autorità di implementare il livello di sicurezza sull’isola di Ponza.
D’altra parte, che dietro alla morte di Gianmarco ci potesse essere un giro di droga era un particolare già emerso (ad esempio, una inchiesta della trasmissione televisiva “Le Iene”). Se poi i due episodi – giro di droga e omicidio – siano legati o meno non è ancora dato sapere. Al momento, con gli arresti odierni, è confermato che lo spaccio è una vicenda collaterale.
Gianmarco Pozzi fu trovato la mattina del 9 agosto 2020 nelle campagne di Santa Maria a Ponza. Il giovane era sull’isola perché lavorava al Frontone e al Blue Moon, due storici locali di Ponza. Aveva preso in affitto, insieme ad altri ragazzi, un appartamento ubicato in Via Staglio. Il giovane di 28 anni fu trovato con fratture delle costole e di una clavicola, e poi una profonda lesione alla testa e un edema polmonare. Elementi che fecero dire all’avvocato della famiglia Pozzi, Fabrizio Gallo, che Gimmy avesse subito una raffica di colpi, probabilmente inferti anche con un corpo contundente. Solo in seguito, secondo il legale, Pozzi fu gettato nell’intercapedine tra due abitazioni nei pressi di un vigneto dove fu rinvenuto il suo cadavere a torso nudo, piedi scalzi e con un paio di pantaloncini.