Condanna contabile del direttore generale dell’Azienda Speciale “Terracina”, Carla Amici. La “Caponnetto” procede all’accesso agli atti
Il componente del coordinamento provinciale dell’associazione contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”, Vittorio Marzullo, ha proceduto alla richiesta di accesso agli atti, inoltrandola al responsabile della prevenzione della corruzione e della Trasparenza dell’Azienda speciale “Terracina”, Angelina Verrengia.
Marzullo chiede chiarimenti rispetto alla delibera del Consiglio di amministrazione dell’Azienda Speciale, firmata dal Presidente del cda Stefano Pizzutelli e del vice presidente Angelina Verrengia, avente ad oggetto l’esecuzione della sentenza della sezione di Appello della Corte dei Conti nei confronti del Direttore Generale Carla Amici e di altri.
Come noto, Amici, nella sua qualità di Direttore Generale dell’Azienda Speciale “Terracina”, ha subito la condanna in secondo grado per danno erariale, insieme ad altri amministratori tra cui l’ex sindaca di Terracina, Roberta Tintari, e dovrà restituire alla stessa azienda che gestisce dal 2010 la somma di 100mila euro.
A dicembre scorso, peraltro, è arrivata una messa in mora da parte del pubblico ministero della Corte dei Conti, Andrea Baldanza, lo stesso che ha formulato le accuse e chiesto la condanna per danno erariale. Cda, Sindaco Giannetti e l’assessore ai Servizi Sociali Sara Norcia sono stati individuati come responsabili del pagamento di 32.000 euro da versare all’Azienda Speciale, somma non richiesta al Dg Carla Amici e andata in prescrizione in base alla sentenza della Corte dei Conti. A dover pagare pro quota sono, oltreché a Giannetti e Norcia, il Presidente del cda Stefano Pizzutelli, e i membri Angelina Verrengia e Monia Gennari (che, peraltro, si è dimessa dal medesimo cda).
La richiesta di accesso agli atti è stata avanzata per vedere chiaro sullo stato dell’arte. Nonostante la condanna erariale, infatti, la Dg Carla Amici è ancora al suo posto e non accenna a dimettersi. La delibera del Cda, su cui Marzullo fa accesso agli atti, però, datata 13 maggio 2024, dà l’incarico allo studio legale Perlini di Frosinone per l’esame della sentenza della Corte dei Conti e per “verificare la possibilità di revoca per giusta causa del Direttore e alla sua eventuale sospensiva, con indicazione delle modalità e degli atti necessari e opportuni e, successivamente, alla verifica generale dell’eventuale impatto di detta sentenza sul trattamento retributivo e sugli adempimenti contributivi dei dipendenti dell’intera azienda.
La “Caponnetto” chiede copia di tutta la corrispondenza intercorsa tra l’Azienda Speciale Terracina e lo Studio Legale Perlini che tratta le questioni poste ad oggetto nella delibera del 13 maggio 2024.